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Azioni, alla ricerca di un buon punto di ingresso

Sulle azioni la view attuale è passata da overweight (sovrappeso) a inizio anno a neutrale, ma nel medio termine resta orientata al rialzo grazie alle attese sui profitti aziendali.

30 Aprile 2018 10:16
financialounge -  azioni Candriam mercati azionari Nadège Dufossé portafoglio tassi di interesse

“Stiamo cercando un buon punto d’ingresso durante questo trimestre per aumentare la nostra esposizione azionaria, una volta che le acque si saranno calmate” è questo il commento di Nadège Dufossé, CFA, Head of Asset Allocation di Candriam Investors Group che sintetizza l’attuale view di mercato dell’esperta. Infatti, se ad inizio anno prevaleva una sovraponderazione sull’azionario, dai primi di marzo Nadège Dufossé ha optato per un posizionamento neutrale.

CRESCITA SOLIDA PER IL 2018


Una scelta che, basandosi sullo scenario principale previsto (che resta improntato sulle attese di una crescita solida per il 2018), tiene conto sia dei rischi al ribasso che di quelli al rialzo. Ma procediamo con ordine e scopriamo quale sia lo scenario principale delineato da Dufossé. “Da un punto di vista macroeconomico, il nostro scenario principale prevede che il contesto globale rimarrà favorevole per gli asset rischiosi nel medio termine” fa sapere Nadège Dufossé, persuasa che soprattutto le economie dei paesi emergenti, forniranno un robusto contributo alla crescita economica a livello globale. Crescita che, nel 2018, dovrebbe registrare un livello superiore a quello dello scorso anno, mentre il 2019 dovrebbe continuare a mostrare livelli di attività al di sopra del potenziale in molte regioni. In tale contesto, è la conclusione a cui giunge Nadège, “le valutazioni azionarie sembrano attraenti, in particolare se comparate con le obbligazioni”.

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VALUTAZIONI AZIONARIE ATTRAENTI


Detto questo, occorre fare i conti con i rischi al ribasso a cominciare dai dazi commerciali che, se aumentassero di intensità, porrebbero un serio rischio alla solida crescita prospettata con implicazioni negative anche sull’inflazione. “Ci aspettiamo che, fino al 22 maggio – quando si chiuderà il periodo di consultazioni pubbliche sui dazi proposti dagli Stati Uniti sui prodotti cinesi – prevarrà l’incertezza. Inoltre, potrebbero emergere altri rischi geopolitici, specialmente nel Medio Oriente” puntualizza l’esperta.

APPROFONDIMENTO - Guarda l'intervista a Matthieu David

https://vimeo.com/260037927

RISCHIO APPIATTIMENTO DELLA CURVA DEI TASSI USA


Sempre in tema di rischi al ribasso non si può poi nemmeno trascurare il rischio di rialzo dei tassi americani: in base alle proiezioni mediane della Federal Reserve un incremento dei saggi di interesse USA potrebbe appiattire ulteriormente la curva dei rendimenti statunitense. Sull’altro piatto della bilancia, però, non mancano i fattori positivi. Tra i quali spicca il contributo atteso dalla stagione delle trimestrali relative al primo trimestre, che riveste un’importanza cruciale, poiché le revisioni di consenso degli utili per azione (EPS) delle aziende dell’indice S&P 500 di Wall Street sono incrementate del 5% da inizio anno quando, di norma, negli ultimi anni si materializzavano tagli del 3%-4%.

I FATTORI DI SUPPORTO AGLI UTILI


“I rischi al rialzo per gli utili del primo trimestre si basano sul forte slancio ciclico, sull’incremento dei prezzi del petrolio, sull’indebolimento del dollaro USA e sui benefici della riforma fiscale” conclude Nadège Dufossé.
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