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Tecnologia, metti una tigre cinese nel motore americano

Per Turnill (BlackRock) il potenziale a lungo termine dell’hi tech cinese potrebbe completare l’esposizione nello stesso settore sui mercati avanzati.

15 Novembre 2018 07:50
financialounge -  BlackRock cina Richard Turnill settore tecnologico

Uno degli aspetti che è stato ampiamente sottolineato e approfondito nei commenti sulla correzione di Wall Street partita ai primi di ottobre è il forte calo del settore tecnologico e, ancora più in particolare, quello dei big dell’hi tech che avevano trainato il mercato azionario statunitense da inizio anno. Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist, nel suo commento settimanale dall’eloquente titolo ‘Considering Chinese tech’, suggerisce di prendere in considerazione anche i titoli azionari cinesi della tecnologia avanzata. L’esperto, infatti, scorge una convincente opportunità per gli investitori globali nelle azioni tecnologiche cinesi come complemento alle esposizioni ai titoli hi tech del mercato sviluppato. Questo anche alla luce del fatto che i settori tecnologici statunitensi e quelli cinesi sono sempre più diversi, creando opportunità distinte per gli investitori.

SETTORI HI TECH, CINA E USA DIVERSI


In primo luogo, il settore tecnologico degli Stati Uniti ha una tendenza globale rispetto a quella domestica cinese. In secondo luogo, la concentrazione è maggiore in Cina, dove solo tre titoli rappresentano la maggior parte della capitalizzazione di mercato del settore hi tech. Inoltre, il mercato cinese dei servizi tecnologici è più ampio, la base dei consumatori cinesi ha un profilo di reddito diverso e il quadro normativo in Cina si sta sviluppando più rapidamente.

ATTESA PER IL G20 DI BUENOS AIRES


Richard Turnill intravede poi cambiamenti nel commercio internazionale e nella competizione per il dominio tecnologico tra Washington e Pechino che tendono ad amplificare queste differenze. Certo nel breve termine occorre vedere cosa accadrà al G20 di fine mese quando a Buenos Aires si incontreranno i due leader di Cina e Stati Uniti. Tuttavia, dal momento che Pechino è sempre più decisa a dare la massima priorità ai finanziamenti per l’innovazione, il disallineamento tra i due settori hi tech è destinato a proseguire a prescindere dalla guerra commerciale in atto.

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POTENZIALE DI LUNGO TERMINE


Insomma, per Richard Turnill, il potenziale a lungo termine delle aziende tecnologiche cinesi potrebbe non essere apprezzato correttamente dalle attuali valutazioni di mercato a causa delle tensioni tra Stati Uniti e Cina. Il suggerimento dell’esperto è però quello di non limitarsi ai titoli mega-cap che dominano gli indici in Cina, al fine di scoprire opportunità in aziende software e di servizi più piccole. Negli Stati Uniti, Richard Turnill privilegia le aziende di servizi software (SaaS, software as a service), in quanto le aziende grandi e piccole trasferiscono i loro sistemi nel cloud.

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VISIONE FAVOREVOLE AL SETTORE TECNOLOGICO


“I multipli di valutazione nel settore tecnologico degli Stati Uniti sono aumentati nel periodo post-crisi, ma sono ora in linea con la loro media storica quinquennale e non sembrano particolarmente elevati se confrontati sulle medie storiche di lungo periodo” sottolinea l’esperto che, di conseguenza, mantiene la propria visione favorevole ai titoli tecnologici globali e sostiene un ampliamento opportunistico di portafoglio al fine di cogliere le diverse occasioni in Cina e negli Stati Uniti.
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