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Outlook secondo trimestre 2018, azioni USA ed emergenti in prima fila

Tra i maggiori rischi in grado di ostacolare l’espansione e le attività a livello globale spiccano le guerre commerciali e un picco dei rendimenti reali.

5 Aprile 2018 11:27
financialounge -  azioni BlackRock mercati emergenti riforma fiscale USA utili

Il BlackRock Investment Institute ha aggiornato i temi di outlook e di investimento per il secondo trimestre 2018. Aggiornamenti che tengono conto del contesto di crescita globale sincronizzata, con un aumento graduale dell'inflazione, e maggiori volatilità e incertezza economica. Due i rischi chiave che potrebbero far deragliare l’espansione e le attività a livello globale: guerre commerciali e un picco dei rendimenti reali (al netto cioè dell’inflazione).

INCREMENTO DELLE STIME DEGLI UTILI


Per quanto riguarda le tematiche del 2018, la revisione fiscale degli Stati Uniti e i piani di spesa pubblica hanno incrementato ulteriormente le stime di crescita e degli utili in un momento in cui l'economia americana stava già crescendo ad un ritmo sostenuto. Ciò aggiunge incertezza alle prospettive economiche: è vero che c’è più potenziale per una maggiore spesa aziendale e per la crescita della produttività, ma è altrettanto vero che aumenta il rischio di un surriscaldamento dell’economia e un incremento dei premi al rischio.

AMBIENTE POSITIVO PER LE ATTIVITA’ A RISCHIO


L'inflazione è aumentata, mantenendo la Federal Reserve sulla buona strada per incrementare i tassi, ma non è abbastanza alta o abbastanza permeabile alla riduzione dell’allentamento monetario nell'eurozona o in Giappone. In tutti i casi, l'ambiente generale viene considerato positivo per le attività a rischio, ma gli esperti del BlackRock Investment Institute ritengono più probabili rendimenti più contenuti e una maggiore volatilità rispetto al 2017.

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PROTEZIONISMO E TASSI


“Passando invece ai rischi, riteniamo che la minaccia più evidente per le prospettive globali a breve termine sia senza dubbio da ricercarsi nel crescente protezionismo degli Stati Uniti” puntualizzano i professionisti del BII che poi aggiungono: “Abbiamo constatato come l’intensificarsi delle mosse ‘protezionistiche’ degli Stati Uniti contro la Cina e altri paesi siano state in grado di scatenare, sebbene non siano riusciti a far deragliare né la tendenza economica e nemmeno il contesto di mercato. Eppure qualsiasi escalation in una guerra commerciale potrebbe dare un colpo al sentiment degli investitori e, a cascata, far cambiare la nostra visione”.

PERCHE’ LE AZIONI POSSONO FARE BENE


Un altro rischio paventato dal BII è invece quello relativo ad un nuovo aumento dei rendimenti obbligazionari, ma gli esperti sono persuasi che le azioni possano registrare buone performance finché i rialzi dei rendimenti saranno stabili e, soprattutto, guidati dal miglioramento della crescita. “Detto questo, ci piacciono le azioni. Le revisioni degli utili negli Stati Uniti sono cresciute in modo sensibile per includere gli impatti positivi per le aliquote fiscale delle piccole aziende: ma lo slancio dei profitti sta aumentando in tutto il mondo. Preferiamo le azioni degli Stati Uniti e dei mercati emergenti, sebbene le prospettive di tali mercati siano meno redditizie rispetto allo scorso anno” specificano i professionisti del BII.

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FOCUS SU TECNOLOGIA E FINANZIARI


Preferiti la tecnologia, i finanziari e lo stile fattoriale momentum (che cavalca il trend dei titoli più comperati sul mercato). “Siamo negativi sui titoli di stato in generale, ma vediamo che i Treasury USA a breve scadenza esprimono adesso un buon rapporto rischio /rendimento. Siamo neutrali sulle obbligazioni societarie visti gli spread (extra rendimenti rispetto ai titoli di stato) stretti e la loro crescente sensibilità all'aumento dei tassi” concludono gli esperti del BII.
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