Contatti

BlackRock

Con la Fed vicina alla neutralità aumenta l'incertezza

I tassi dei Fed Fund “vedono” il livello di neutralità, vale a dire né di stimolo e né di restrizione. Ma per BlackRock questo renderà meno prevedibili le mosse della Banca centrale.

22 Novembre 2018 09:00
financialounge -  BlackRock Federal Reserve Richard Turnill tassi di interesse

La politica della Federal Reserve è ormai vicina al raggiungimento del suo obiettivo di un livello ‘neutrale’, ma proprio il raggiungimento di questo obiettivo aumenterà l’incertezza sulla direzione futura della politica della Banca Centrale e il mercato dovrà prendere le misure della novità dopo un decennio vissuto sotto la protezione dello stimolo monetario. Gli investitori in questo nuovo scenario dovranno puntare su qualità e liquidità degli asset, favorendo i titoli di società con bilanci solidi, ampio cash flow e robuste prospettive di crescita degli utili, tutte caratteristiche presenti prevalentemente sull’azionario americano.

LO STIMOLO NON ANCORA DEL TUTTO ESAURITO


Sono le conclusioni cui giunge Richard Turnill, Global Chief Investment Strategist di BlackRock, in un’analisi sullo scenario che si apre dopo che la Federal Reserve avrà raggiunto l’obiettivo ormai a portata di mano della neutralità monetaria mettendo così fine al decennio dello stimolo. Lo strategist parte dalla previsione che la Fed sia ormai vicina al tasso di interesse neutrale, vale a dire un livello del costo del denaro che non costituisca né uno stimolo né un freno alla crescita economica, anche se stima che l’attuale livello dei Fed Fund sia ancora al di sotto della neutralità. Questo indica che ancora per qualche tempo l’economia potrà godere ancora di un certo stimolo, anche se in misura molto inferiore che in passato.

PIÙ INCERTEZZA SULLA DIREZIONE FUTURA


Ma quando sarà raggiunta la normalità, a quel punto diventerà meno facile prevedere la direzione della politica monetaria. Durante la crisi finanziaria, argomenta Turnill, gli spiriti animali dell’economia andarono in depressione, venne rapidamente smontata la leva finanziaria spingendo così il tasso di interesse neutrale al di sotto del suo equilibrio di lungo termine, inducendo così la Fed ad abbassare il costo del denaro ben al di sotto del livello di neutralità di lungo periodo. Ma nel tempo le ferite della crisi si sono rimarginate e il tasso neutrale è salito oltre il livello di lungo termine, inducendo la Fed a ‘mettersi contro vento’ e a spingere i tassi al rialzo per prevenire la formazione di pressioni che potrebbero surriscaldare l’economia. Più la Fed si avvicina alla neutralità, una pietra miliare che sta perseguendo da un triennio, maggiore diventa l’incertezza sulla direzione futura dei tassi, secondo l’esperto di BlackRock.

Tecnologia, una tigre cinese nel motore americano


Tecnologia, una tigre cinese nel motore americano





LA NEUTRALITÀ SARÀ SOTTO LA MEDIA PRE-CRISI


La definizione di neutralità infatti non è statica, ma dinamica, e questo induce alla cautela nella comunicazione sia il presidente della Fed Jerome Powell sia l’intero Federal Open Market Committee, che prende le decisioni sui tassi. Il processo di avvicinamento alla neutralità è così accompagnato dall’incertezza, con implicazioni importanti per i mercati. Secondo Turnill il nuovo tasso neutrale si situerà a livelli ben sotto le medie pre-crisi. Per la prima volta in un decennio i mercati non saranno comunque più protetti dallo stimolo monetario, il che potrebbe indurre una maggiore avversione al rischio e al rafforzamento dei portafogli in direzione di una maggior resilienza.

ALLA RICERCA DELLA QUALITÀ


Lo strategist di BlackRock traduce operativamente questa indicazione raccomandando focalizzazione su qualità e liquidità, con preferenza per titoli di società con bilanci solidi, cash flow importanti e robuste prospettive di utili. Qualità che secondo Turnill si trovano prevalentemente nell’azionario americano, mentre sul reddito fisso va privilegiata la qualità del merito di credito.
Share:
Trending