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Crescita globale, la minaccia più importante resta la guerra dei dazi

BlackRock ribadisce la visione positiva sugli utili aziendali, ma l’incertezza dovuta allo scontro USA-Cina suggerisce di puntare su portafogli resilienti.

17 Ottobre 2018 11:42

Dopo una settimana, quella conclusasi venerdì12 ottobre, all’insegna del risk off (avversione al rischio) sui mercati azionari, Richard Turnill, Global Chief Investment Strategist di BlackRock, nel suo commento settimanale al mercato dal titolo ‘October’s selloff scares in context’ ribadisce la propria visione positiva sugli utili aziendali, rafforzati da una crescita globale sostenuta, e mantiene la sua preferenza per le azioni rispetto al reddito fisso. Tuttavia, ammette l’importanza di concentrarsi sulla resilienza del portafoglio. Anche perché, le aziende che deludono sui profitti del terzo trimestre e sulle linee guida del quarto rischiano di essere severamente punite dal mercato.

FOCUS SU WALL STREET E SULLE AZIENDE ‘QUALITY’


“Privilegiamo l’esposizione alle compagnie ‘quality’ all'interno del mercato azionario e preferiamo Wall Street nei mercati sviluppati sulla scia della resilienza degli utili e dei bilanci più solidi. Nel reddito fisso ci piacciono invece le obbligazioni a breve termine, ma stiamo iniziando a intravedere opportunità sui titoli a medio e a lungo termine sulla curva dei rendimenti negli Stati Uniti e in Europa” spiega Richard Turnill.

CONDIZIONI FINANZIARIE PIÙ RIGIDE


L’analisi settimanale dell’esperto parte dalla constatazione che l’aumento dei tassi di interesse è tra i fattori chiave che contribuisce a rendere quest’anno più rigide le condizioni finanziarie. Le aspettative del mercato per i futuri incrementi dei tassi della Federal Reserve sono aumentati e sono ora coerenti con le previsioni di BlackRock che ipotizza circa tre aumenti dei tassi nei prossimi 12 mesi. Il risultato è che l’incremento dei rendimenti sulle obbligazioni a breve termine ne fa aumentare la concorrenza rispetto al mercato azionario che, a cascata, accusa un calo dei prezzi. “Il recente movimento al rialzo nei rendimenti obbligazionari è stato guidato da tassi reali (al netto dei prezzi al consumo) più elevati, non da maggiori aspettative di inflazione. In pratica, gli investitori da inizio ottobre pretendono un premio aggiuntivo per detenere un debito a più lungo termine” fa sapere Richard Turnill.

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TIMORI PER UN’ESCALATION SUI DAZI COMMERCIALI


L’esperto, tuttavia, non trascura un altro tema che ha contribuito alla recente caduta del mercato azionario: il nervosismo per un'escalation del conflitto commerciale tra Cina e Stati Uniti. “La scorsa settimana, alcune corporation globali hanno ammesso le preoccupazioni sui dazi commerciali, alimentando l'incertezza degli investitori sulla sostenibilità della crescita e sulle prospettive degli utili” puntualizza Richard Turnill. Che poi aggiunge: “Il nostro indicatore del rischio geopolitico complessivo è diminuito nelle ultime settimane, ma le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti sono elevate e riteniamo che restino la più grande minaccia globale all'espansione guidata dagli Stati Uniti”.

COSA SEGNALA IL BLACKROCK GPS


Il riferimento dell’esperto è al fatto che, se è vero che gli indicatori di crescita del BlackRock GPS (un modello interno di misura macroeconomica) puntano a una robusta crescita globale con bassa inflazione e non sembrano evidenziare il pericolo che le tensioni commerciali possano ostacolare l'attività economica, è altrettanto vero che le minacce derivanti dal protezionismo commerciale potrebbero ancora incidere negativamente sulle catene del valore aziendale altamente integrate a livello globale. Ecco perché, secondo Richard Turnill, sarà da seguire con molta attenzione la stagione degli utili del terzo trimestre appena inaugurata a Wall Street.

BRUSCA ROTAZIONE DI MERCATO


Nel frattempo, l’esperto invita a riflettere sulla brusca rotazione nella leadership nei mercati azionari, con le azioni momentum (quelle che finora erano state le più gettonate dagli investitori) che hanno registrato sottoperformance dopo un periodo di forti guadagni. “Riteniamo che la maggior parte delle recenti pressioni di vendita di titoli sul mercato siano state guidate dai fondi speculativi che hanno liquidato posizioni particolarmente affollate, come quelle growth e nella tecnologia” conclude Richard Turnill.
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