BlackRock: "Coronavirus? Simile a un disastro naturale su larga scala”

La reazione iniziale delle asset class di rischio alla diffusione della pandemia da coronavirus, con le Borse di tutto il mondo che hanno perso tra il 30 e il 40% in poche settimane, è stata dell’ordine di grandezza paragonabile alla grande crisi finanziaria del 2008-2009. Tuttavia, gli esperti del BlackRock Investment Institute (BII), nel commento settimanale ai mercati dal titolo “Gauging the virus shock to economy”, ritengono che l'impatto duraturo dell'attuale shock economico possa rivelarsi meno grave grazie all’ingente e pronto sostegno fiscale e monetario messo in campo.

UN’ATTUAZIONE EFFICACE DEL SOSTEGNO POLITICO

“Il punto critico è nell'attuazione efficace di tale sostegno politico: restiamo pertanto cauti dal punto di vista tattico a causa della sostanziale incertezza a breve termine sull'evoluzione del virus e delle misure di contenimento” fanno sapere i professionisti del BII. I quali, a livello di scelte di portafoglio, rivelano la preferenza al credito rispetto alle azioni dal momento che in questa fase i flussi di cassa aziendali sono riservati prevalentemente agli obbligazionisti al fine di preservare il merito di credito. BlackRock preferisce inoltre i titoli del Tesoro degli Stati Uniti come elemento stabilizzante del portafoglio e indica nelle azioni di qualità e nell'attenzione alla sostenibilità fattori capaci di fornire resilienza al portafoglio.

IL SISTEMA FINANZIARIO NON È ATTUALMENTE IN CRISI

Nella loro analisi, gli esperti del BII ribadiscono la convinzione che non si tratti di una ripetizione del 2008: l’imponente risposta politica per attutire lo shock del coronavirus è destinata a prevenire una ripetizione della crisi finanziaria del 2008. È vero, ammettono, che questa volta lo shock immediato è stato molto più profondo, ma è altrettanto evidente come il sistema finanziario non risulti attualmente in crisi. Inoltre, le previsioni economiche a lungo termine, comprese le più pessimistiche, implicano conseguenze economiche che sono molto meno gravi dell'impatto post grande crisi finanziaria, sia negli Stati Uniti che nell'area dell'euro.

NON È UNA RECESSIONE MA UN DISASTRO NATURALE SU LARGA SCALA

“Riteniamo che più che una ‘recessione’ si possa parlare di un disastro naturale su larga scala che interrompe gravemente l'attività a breve termine, ma alla fine si evolve in una ripresa economica. La grande e immediata perdita di reddito deve essere affrontata con una risposta politica globale, compresa una nuova serie di misure programmatiche progettate per aiutare a garantire i flussi di cassa sostenendo i redditi delle famiglie e le piccole imprese, senza le quali l'economia potrebbe subire danni permanenti”, spiegano i professionisti di BlackRock.

SCONGIURARE IL RISCHIO DI DANNI PERMANENTI ALL’ECONOMIA

Secondo il BlackRock Investment Institute la chiave del successo ruota proprio intorno al coordinamento degli interventi delle misure, sia monetarie che fiscali, senza precedenti, specialmente nelle economie sviluppate. Esiste infatti il rischio di danni permanenti se il congelamento dell'attività economica dura per un lungo periodo di tempo, soprattutto se il sostegno politico in corso perde slancio. “Un'interruzione prolungata potrebbe trasformarsi in una crisi finanziaria se dovesse condurre a un'ondata significativa di insolvenze societarie, esercitando pressioni sul sistema bancario” concludono gli esperti di BlackRock.