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Sogno di una notte di mezza estate sui mercati

Per Giordano Beani di Amundi la situazione sui mercati è idilliaca, grazie soprattutto alla spinta dell’azionario Usa

di Chiara Merico 16 Luglio 2019 10:27

La trama di una delle commedie più note di William Shakespeare, “Sogno di una notte di mezza estate”, vede intrecciarsi i temi del sogno e della magia. E questa atmosfera onirica è quella che stanno vivendo i mercati finanziari internazionali negli ultimi giorni.

RECORD PER L’AZIONARIO USA


Come spiega Giordano Beani, head of multi asset fund solutions di Amundi Sgr, a dettare il passo è il mercato azionario statunitense, che la scorsa settimana “ancora una volta ha segnato nuovi massimi storici, con l’indice S&P 500 che ha superato quota 3.000 (3.013,8 la chiusura di venerdì)”. Il tutto nonostante la maggior parte degli esperti di macroeconomia si aspetti un rallentamento della prima economia globale, con effetti negativi sui margini e gli utili aziendali, nella seconda parte dell’anno.

EFFETTO POWELL


“Chi è allora il folletto Puck, noto anche come Robin Goodfellow, il cui cognome letteralmente significa 'brava persona', che ha cosparso gli occhi degli investitori con la pozione magica della viola del pensiero, facendoli innamorare?”, si chiede Beani, citando ancora Shakespeare. La sensazione dell’esperto di Amundi è che si tratti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che la settimana scorsa ha indicato un taglio dei Federal Funds a fine luglio.

UNA SITUAZIONE ANOMALA


Per ora, sottolinea Beani, “poco importa ai mercati giudicare se l’azione di Puck sia spontanea o in parte guidata dal re delle fate, Oberon, alias Donald Trump, o se si tratti di un’azione preventiva basata esclusivamente sulla lettura delle tendenze economiche in atto”. Di certo la banca centrale Usa ha considerato che, con le aspettative di inflazione assai contenute, si possa azzardare l’avvio di un mini ciclo di ribassi in una situazione anomala che vede l’economia a stelle e strisce in piena occupazione, in crescita e con gli attivi finanziari sui massimi assoluti.

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PREOCCUPA LA GERMANIA


Il mercato azionario Usa (+0,8%) è stato l’unico insieme a quello italiano a chiudere la settimana in positivo. In area euro, nota Beani, l’indice Eurostoxx 50 ha ripiegato dello 0,86%, a causa di vari allarmi utili lanciati da società industriali, le tedesche BASF e Daimler su tutti, ma anche dalla ristrutturazione shock annunciata da Deutsche Bank, che per tentare di uscire dalla crisi ha annunciato un piano di riduzione del personale di ben 18mila, unità che causerà un costo di ristrutturazione straordinaria di circa 7,4 miliardi di euro. “Notevole eccezione il Ftse Mib con un rialzo dello 0,9%, spinto dal nostro differenziale di rendimento con la Germania che ridiscende sotto i 200 punti base”.

LA FED TAGLIA DI UN QUARTO DI PUNTO?


Per quanto riguarda i mercati obbligazionari governativi “core”, spiega Beani, “si è assistito ad un rialzo dei rendimenti sulle scadenze decennali con il rendimento del Treasury Usa in rialzo di 9 punti base a 2,12% e l’omologo Bund che risale a un rendimento di -0,21%, +15 punti base”. Il rialzo si è innescato dopo il dato sull’occupazione statunitense del venerdì precedente, che sta inducendo i mercati a pensare che il taglio della Fed di fine luglio sarà solo di un quarto di punto, invece che di mezzo punto.

PRUDENZA D’OBBLIGO


“Dati i livelli di valutazione raggiunti dal mercato statunitense dopo la corsa del primo semestre ed i nuovi record della settimana scorsa un po’ di prudenza è d’obbligo, nonostante la pozione magica di Jerome Powell e quella in apparente preparazione dalla Bce dell’uscente Mario Draghi”, commenta Beani, secondo cui “lo scetticismo nei confronti del mercato USA è già ampio e che una rottura al rialzo decisa di quota 3.000 potrebbe portare a ciò che Larry Fink, ceo di Blackrock, ha definito già in aprile un possibile ‘melt up’ del mercato, cioè un forte rialzo dettato da ricoperture e aggiustamento delle posizioni di sottopeso. Nel frattempo continuiamo a sognare in queste calde notti di mezza estate, l’autunno è ancora lontano”.
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