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In attesa di altri tagli della Fed, focus su bond e Treasury Usa

Monica Defend (Amundi) si aspetta altri tagli da parte della Fed ma giudica già attraenti i bond cartolarizzati USA, i Treasury a 30 anni e, in modo selettivo, le obbligazioni societarie americane

di Leo Campagna 5 Marzo 2020 21:00

La Federal Reserve ha sorpreso i mercati con un taglio dei tassi di 50 punti base (-0,50%), il primo allentamento intrameeting dalla crisi del 2008. Una mossa, ha spiegato il presidente Powell, causata dai rischi emergenti per l'economia dalla diffusione dell’epidemia da coronavirus: una mossa comunque preventiva dal momento che ha ribadito che i fondamenti dell'economia americana rimangono forti.

LA REAZIONE (NEGATIVA) DEL MERCATO


Durante la scorsa settimana, le aspettative del mercato di un taglio dei tassi sono aumentate drasticamente: dal 4 marzo, le previsioni di mercato indicavano altri due tagli di 25 punti base (-0,25%) entro la fine del mese e 25-50 punti base (0,25%-0,50%) di ulteriori riduzioni dei tassi nei prossimi 12 mesi. Dopo il taglio del 3 marzo, i mercati azionari statunitensi hanno ceduto il 2,8%, mentre i titoli distato (Treasury) USA a 10 anni hanno visto scendere il rendimento ad nuovo minimo storico di 0,904%: in calo anche il dollaro Usd rispetto allo yen e al dollaro australiano.

LE CONDIZIONI FINANZIARIE USA RESTANO RESTRITTIVE


“La reazione suggerisce che le condizioni finanziarie restano restrittive con la mossa della banca centrale USA non sufficiente a compensare il recente inasprimento delle condizioni finanziarie”, spiega Monica Defend, Global Head of Research Amundi. Il cui riferimento è al fatto che dal 19 febbraio, l’indice Bloomberg che misura le condizioni finanziarie si è ridotto a un equivalente di quasi 50 punti base di inasprimento. Il taglio apportato ai tassi dalla Fed ha quindi appena compensato il recente inasprimento delle condizioni finanziarie, ma non ha fornito ulteriori elementi di allentamento monetario.

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BCE, BANK OF JAPAN E BANK OF ENGLAND SEGUIRANNO LA FED


“Ci aspetteremmo ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed”, commenta Defend, che, osservando le altre Banche Centrali principali, pur ammettendo che hanno meno margini di manovra, ritiene che saranno spinte a seguire la Fed per sostenere le condizioni del mercato e ridurre le possibili tensioni sui mercati valutari. “Entrando nello specifico, non possiamo escludere un’ulteriore riduzione dei tassi da parte della Bce, ma sembra meno efficace di altre misure in termini di trasmissione degli stimoli monetari. Riteniamo probabile un taglio di 10 punti base (-0,10%) dei tassi da parte della Bank of Japan, per iniettare maggiore liquidità nel sistema, e un taglio dei tassi da parte della Bank of England”, riferisce l’esperta.

FOCUS SU BOND CARTOLARIZZATI USA E SUI TREASURY A 30 ANNI


Per quanto riguarda infine le implicazioni sull’obbligazionario statunitense, Defend mantiene la view positiva sui bond cartolarizzati e reputa attraenti, in modo selettivo, le obbligazioni societarie. Nell’ambito dei Treasury, invece, l’esperta predilige quelli a 30 anni rispetto ai decennali. “Con l’aumento della volatilità si è registrato un incremento degli spread – extra rendimento rispetto ai Treasury - delle obbligazioni societarie in alcuni settori e titoli”, specifica inoltre Defend.

OPPORTUNITÀ IN SELEZIONATE SOCIETÀ DAI FONDAMENTALI ROBUSTI


Alla luce di questa situazione, Monica Defend intravede opportunità in aziende con fondamentali robusti, con un livello accettabile di leva finanziaria e liquidità, e un importante flusso di cassa disponibile. Compagnie che mostrano un limitato immobilizzo di capitale o che non siano troppo dipendenti dai prezzi del petrolio.
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