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Amundi: crescita Usa più veloce, l'azionario è ancora favorito

Riviste al rialzo le stime del Pil americano e al ribasso quelle degli altri paesi sviluppati. Anche se una curva più ripida dei rendimenti dei Treasury suggerisce prudenza, le azioni restano favorite sui bond

di Virgilio Chelli 23 Febbraio 2021 07:50
financialounge -  Amundi asset allocation azioni Morning News Pascal Blanqué Vincent Mortier Wall Street

Amundi ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita del PIL USA nel 2021 alzandole di un punto al 5,2%-5,7% il che aumenta la divergenza con il resto dei Paesi sviluppati, dove la grande casa ha invece rivisto le stime al ribasso. Pascal Blanqué Group Chief investment officer e Vincent Mortier Deputy Group Chief investment officer di Amundi vedono mercati instabili in un momento di verità per i tassi di interesse che sta mettendo in discussione la narrazione di un’“inflazione morta per sempre” soprattutto in USA, dove i rendimenti dei Treasury stanno salendo e la curva USA si è ulteriormente irripidita. Anche le aspettative d’inflazione da parte dei mercati sono salite ai massimi degli ultimi due anni.

LA NUOVA NARRAZIONE SULLA REFLAZIONE


I mercati obbligazionari si sono adeguati e le azioni sono rimaste resilienti. Lo stimolo da 1.900 miliardi di dollari proposto dal presidente Biden sta ulteriormente incoraggiando il trend, che ha avuto un impatto anche sulle valute, con il dollaro che ha interrotto il trend discendente. Per gli investitori, secondo i due esperti di Amundi, il rafforzamento della narrazione sulla reflazione comporta alcuni aggiustamenti. Il primo è adottare una posizione progressivamente più prudente sulla duration, perché i mercati stanno iniziando a scontare una possibile riduzione degli acquisti delle banche centrali, anche se il capo della Fed Powell ha ribadito l’importanza di non abbandonare troppo presto l’attuale politica.

INCLUDERE PROTEZIONI DALL’INFLAZIONE


Secondo Amundi è anche consigliabile più prudenza sulla duration nei mercati emergenti, dove le obbligazioni offrono ancora valide opportunità per chi è a caccia di rendimento. Il secondo aggiustamento consigliato è includere forme di protezione dall’inflazione con attivi liquidi e illiquidi, con le obbligazioni indicizzate all’inflazione sempre più interessanti, così come alcune attività reali. Infine, in una prospettiva cross-asset, Amundi continua a privilegiare le azioni sulle alle obbligazioni, ma consiglia di cercare opportunità nelle aree supportate dalla reflazione, a partire dai mercati value e più ciclici come il Giappone e dai mercati emergenti, dove sono favorevoli anche i trend delle commodity.

INTATTO IL TREND DELLA RIPRESA


Gli esperti di Amundi vedono pochi margini per forti movimenti direzionali degli indici azionari, ma potrebbe proseguire la rotazione della leadership, con i titoli value e i titoli sensibili ai tassi e all'energia in ripresa rispetto ai growth, che presentano valutazioni elevate se non iper elevate. Questa rotazione potrebbe rallentare temporaneamente nel primo trimestre per via della decelerazione dell’attività e dei lockdown più pesanti soprattutto in Europa, ma il trend della ripresa secondo Amundi appare intatto sul medio termine, così come il tema della rotazione dei titoli value.

MONITORARE LE AZIONI CON ATTENZIONE


Per questo gli esperti di Amundi raccomandano di monitorare con attenzione le azioni perché le valutazioni assolute sono lungi dall’essere allettanti e se i rendimenti dei Treasury dovessero salire ancora la performance azionaria potrebbe essere messa in discussione. La narrativa monetaria di tassi bassi rimane per Amundi dominante e ben radicata, ma minimi cambiamenti potrebbero causare molto rumore nel comparto obbligazionario e, a un certo punto, anche nell’azionario.

STRATEGIE MENO CORRELATE


Per evitare di finire intrappolati, la raccomandazione di Amundi è essere fortemente selettivi nel comparto azionario e scegliere titoli in grado di beneficiare della ripresa ciclica, ma che potrebbero anche trarre vantaggio da una crescita degli utili sul lungo termine. In un periodo in cui la tradizionale diversificazione degli attivi può essere messa in crisi da un rialzo delle aspettative d’inflazione, gli investitori dovrebbero avere un’allocazione agile e flessibile e prendere in considerazione strategie d’investimento meno correlate per aumentare la diversificazione in vista di un possibile cambiamento di regime.
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