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La vittoria di Trump accende i riflettori sui paesi emergenti

Gli asset azionari e obbligazionari dei paesi emergenti mantengono buone prospettive a medio lungo termine ma nel breve è necessaria maggiore prudenza tattica.

28 Novembre 2016 10:01
financialounge -  donald Trump mercati emergenti Monica Defend USA

Continua a ritenere che, nei prossimi mesi, saranno di fondamentale importanza il valore della gestione attiva, la selezione di strumenti finanziari di qualità e l’adozione di un approccio rigoroso al contenimento dei rischi di ribasso. Ma, nell’immediato, Monica Defend, Head of Global Asset Allocation Research di Pioneer Investments, indica i paesi emergenti come uno degli scacchieri finanziari sui quali vigilare con la massima attenzione.

“Da un punto di vista strutturale la nostra view sui paesi emergenti non è cambiata affatto: continuiamo infatti ad avere aspettative positive su quest’area nel medio-lungo periodo. Tuttavia una riallocazione opportunistica di breve termine per proteggere i portafogli dei nostri clienti si è resa necessaria” commenta la strategist il cui riferimento è alla decisione di portafoglio assunta in prossimità delle elezioni americane in base alla quale Monica Defend ha optato per una esposizione più prudente relativamente agli asset più rischiosi: una decisione nella quale è rientrata la riduzione degli investimenti nei paesi emergenti come conseguenza di una maggiore incertezza sull’esito delle elezioni.

“I mercati emergenti rimarranno un’opportunità interessante nel medio termine se ci sarà ancora un contesto macro di libero commercio” sostiene la strategist che, tuttavia, sottolinea come, nel caso dovesse concretizzarsi una politica protezionistica americana, la crescita potenziale di alcuni paesi come la Cina (che ha beneficiato in modo significativo della globalizzazione) potrebbe essere a rischio.

Si tratta per Monica Defend di un aspetto da tenere strettamente sotto controllo per poter effettuare una corretta valutazione delle prospettive sui mercati emergenti. Sempre in tema di paesi in via di sviluppo, ma relativamente al segmento obbligazionario, Monica Defend prevede un possibile consolidamento degli spread (extra rendimento rispetto ai titoli di stato USA) dell’indice EMBI (obbligazionario dei Paesi Emergenti) ad una soglia superiore a quella attuale di circa 50-75 punti base (ovvero tra +0,5% e +0,75%).

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Pioneer Investments

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