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Elezioni francesi, i gestori attivi alla prova delle occasioni di mercato

La tenuta della moneta unica non sembrerebbe in discussione: in ottica multi asset, un’inclinazione verso selezionati “risk assets” può sembrare quindi ragionevole.

11 Aprile 2017 09:59
financialounge -  elezioni francia Marine Le Pen mercati azionari mercati obbligazionari Pioneer Investments

Da un lato le imminenti elezioni presidenziali in Francia. Dall’altro segnali macro economici della zona euro solidi e, soprattutto, in via di rafforzamento mese dopo mese. Resta il fatto che, mentre l'economia europea sta mostrando segnali convincenti di miglioramento e sembra aver intrapreso un percorso di crescita sostenibile, i risultati elettorali continuano ad essere percepiti come possibili minacce per il sistema economico e politico attuale.

In quest’ottica, le elezioni presidenziali e legislative in Francia sono sicuramente l'evento più importante nei prossimi mesi e una potenziale vittoria di Marine Le Pen e del Fronte Nazionale sarebbe percepito come un rischio geopolitico fondamentale per la zona euro nel suo complesso.

Per gli investitori, più in particolare, le principali preoccupazioni saranno rappresentate dal rischio di disaggregazione per la zona euro e il rischio della ridenominazione del debito, qualora i sondaggi mostrassero una probabilità crescente di una vittoria di Le Pen. È probabile che, nel momento in cui aumentasse la percezione di una rottura dell’euro, si materializzerebbe un indebolimento della valuta unica europea e una forte volatilità nel mercato obbligazionario.

Uno scenario nel quale si registrerebbe un ulteriore allargamento degli spread (extra rendimenti rispetto al bund tedesco), con quelli periferici (e in particolare italiano) sotto pressione: in parallelo, si assisterebbe ad una fuga verso i titoli ritenuti più sicuri come il Bund tedesco, il franco svizzero e l’oro.

Dal punto di vista Multi-Asset, Pioneer Investments mantiene il proprio atteggiamento positivo verso le attività di rischio. Ad oggi, si può attribuire una bassa probabilità di una vittoria di Le Pen mentre il percorso di crescita solida che l'Eurozona ha costruito dovrebbe aiutare ad affrontare le molteplici sfide geopolitiche, a meno che i rischi di coda si materializzino.

“Preferiamo le azioni europee e giapponesi a quelle americane. Consideriamo inoltre l'uso di strategie di copertura efficaci (in primis l’oro) per aiutare a proteggere i portafogli dall’intensificarsi dei rischi politici” fanno sapere gli esperti di Pioneer Investments che, nell’ambito del reddito fisso, ritengono che l'ulteriore allargamento degli spread possa essere sfruttato in chiave tattica all’interno di approcci relative value nel reddito fisso dell’area euro.

Dal punto di vista azionario, il mercato azionario francese, che è rimasto indietro rispetto alla media della zona euro, mostra una limitata esposizione al ‘fattore Le Pen’, essendo composto da molte aziende con fatturati globali.

“Per questo motivo, gli eventuali segnali di debolezza della borsa di Parigi potrebbero essere visti come opportunità per aggiungere l'esposizione azionaria tramite titoli con valutazioni interessanti” puntualizzano gli esperti di Pioneer che infine concludono: “Come già sperimentato negli ultimi eventi geopolitici, crediamo che i gestori attivi abbiano il potenziale per sfruttare i disallineamenti di mercato adottando un approccio tattico, pur mantenendo un forte accento sulla copertura del portafoglio, con l'obiettivo di proteggere gli investitori dagli eventi meno probabili ma altamente rischiosi (i cosiddetti rischi di coda)”.
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