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Allianz Global Investors

Come scovare rendimento tra le incertezze geopolitiche

Secondo AllianzGI, che ha appena concluso il suo Investment Forum globale, l’azionario è destinato a una crescita moderata mentre restano le incertezze geopolitiche. Per questo la capacità del gestore è sempre più importante

di Redazione 9 Luglio 2019 07:00
financialounge -  Allianz Global Investors Morning News rendimento tensioni geopolitiche

La politica monetaria resta espansiva in tutto il pianeta. I tassi di interesse della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea sono destinati a restare “pù bassi” e “più a lungo”, per parafrasare l’espressione inglese “lower for longer”, e infatti i principali mercati monetari già scontano ulteriori tagli. Questo scenario sostiene i titoli azionari mentre mantiene i redimenti delle obbligazioni governative su livelli contenuti.

RENDIMENTO INFERIORE A ZERO


Secondo i calcoli di Bloomberg, addirittura 13.000 miliardi di dollari Usa di bond offrono un rendimento sotto lo zero. Per questo il gestore attivo continua ad andare a caccia di reddito, in un contesto di crescita più lenta e inflazione scarsa. Un contesto certamente non facile per gli investitori, tanto più che la situazione geopolitica è fonte di grandi incertezze, come nel caso dell’Iran.

TRA USA E CINA IN GIOCO LA LEADERSHIP POLITICA E TECNOLOGICA


È questa l’indicazione formulata da Hans-Jörg Naumer, Global Head of Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors, in una nota in cui sintetizza le conclusioni dell’Investment Forum di AllianzGI, come sempre stimolante e ricco di spunti, che ha riunito i Chief Investment Officer, vale a dire i responsabili degli investimenti delle singole asset class, i gestori, gli strategist e gli analisti da tutto il mondo della grande casa. Un evento ormai parte del Dna di Allianz Global Investors in quanto gestore attivo. Naumer cita il chief strategist di AllianzGI, Neil Dwane, che al meeting ha affermato: la ricerca di “income” prosegue. Secondo l’esperto, le tensioni sul fronte degli scambi commerciali, che potrebbero coinvolgere maggiormente anche l’Europa, con ogni probabilità proseguiranno anche dopo la tregua tra Trump e Xi al G20 di Osaka, poiché è in gioco la leadership politica e tecnologica, di cui il conflitto commerciale non è altro che una conseguenza.

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LA VOLATILITÀ SI PRESTA ALLA RICERCA DI INCOME


Inoltre, prosegue l’analisi di Naumer, nel 2020 gli Stati Uniti eleggeranno il loro prossimo Presidente. Tutto considerato, per l’esperto dobbiamo attenderci un aumento della volatilità dei mercati. Se attualmente il denaro a basso costo delle banche centrali fornisce supporto, il contesto geopolitico può invece rappresentare un ostacolo, tanto più se gli indicatori congiunturali continuano a segnalare il passaggio del ciclo economico verso una fase matura, con le valutazioni che in alcune aree del mercato azionario si confermano elevate. Quindi volatilità, che secondo l’esperto di AllianzGI si presta alla ricerca di income più che a un apprezzamento dei corsi dei titoli, anche perché nei prossimi anni le quotazioni delle azioni dovrebbero registrare incrementi più moderati, dal momento che scontano già molto in termini di crescita. In questo contesto si torna a guardare ai dividendi. E quando il rendimento in termini di “beta” è atteso in diminuzione, afferma Naumer, “la capacità di creare extra rendimento dei gestori attivi diventa sempre più importante”.
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