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Mercati: investire adesso? Sì, ma con la massima prudenza

La fase ribassista del mercato non sembra sia giunta al termine ma le numerose misure fiscali e monetarie sono incoraggianti. Per Hans-Jörg Naumer (Allianz Global Investors), forse è meglio aspettare e vedere come evolve la situazione

di Leo Campagna 11 Aprile 2020 15:00
financialounge -  Allianz GI coronavirus mercati

La fase ribassista del mercato, scatenata dalla rapida diffusione del contagio da coronavirus in Europa e negli Stati Uniti, non sembra sia giunta al termine. Tuttavia, le numerose misure in ambito monetario e fiscale attuate in brevissimo termine sono incoraggianti. “La crisi attuale è diversa dalle precedenti ed evidenzia elementi che fanno ben sperare. Tuttavia, è importante rimanere prudenti se si intende investire in questa fase di forti oscillazioni dei mercati. Forse è meglio aspettare e vedere come evolve la situazione” fa sapere Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors

MERCATO DOMINATO DALLO SMART MONEY


Il quale rivela un’importante segnalazione del responsabile dell’analisi tecnica di AllianzGI: al momento il mercato sembra dominato dagli investitori professionali come gli hedge fund o gli investitori sistematici (il cosiddetto ‘smart money’). Questo spiegherebbe i progressi nei comparti ciclici di Borsa malgrado i pessimi recenti dati economici. Per lo stesso motivo, lo scarso appeal speculativo dell’azionario cinese ne avrebbe frenato il recupero nonostante i forti flussi in entrata ai fondi azionari domestici (1,5 miliardi di dollari Usd solo la scorsa settimana).

NON SI PUÒ ESCLUDERE UN ‘BEAR MARKET RALLY’


Intanto, all’inizio della scorsa settimana, ha preso corpo un rialzo dei mercati azionari, alimentato dalle speranze che presto la fase peggiore della crisi causata dal coronavirus possa essere stata archiviata. E questo nonostante le stime sugli utili aziendali siano continuamente riviste al ribasso. Un contesto nel quale non si può escludere che si tratti di un ‘bear market rally’, vale a dire di un rimbalzo temporaneo che non si tradurrà in un trend al rialzo sostenibile.

TASSO DI DISOCCUPAZIONE USA GIÀ SUPERIORE AL 10%


Infatti, i dubbi restano, sia in campo sanitario che economico. La ricerca di una cura per la malattia procede senza sosta ma l’emergenza sanitaria non è affatto finita né in Europa né, tantomeno, negli USA, dove quarantadue stati, in cui risiede il 90% della popolazione statunitense, hanno chiesto ai cittadini di rimanere a casa. Sulla base delle prime richieste di sussidi di disoccupazione il tasso dei senza lavoro è già superiore al 10% con proiezioni che riportano alla mente degli osservatori lo scenario della Grande Depressione degli anni ‘30.

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IL PREZZO DEL PETROLIO RESTA SOTTO PRESSIONE


In ambito economico, mentre persino il settore delle costruzioni dell’Area Euro appare sempre più sotto pressione, continua a tenere banco il petrolio. E’ vero che Arabia Saudita e Russia sembrano intenzionate a trovare un accordo sui tagli alla produzione ma è evidente che questi non saranno sufficienti a controbilanciare l’aumento delle scorte causato dallo shock della domanda. “L’offerta di petrolio a livello globale resterà eccessiva, penalizzando le prospettive per il prezzo del greggio e metterà sotto pressione i bilanci delle società del settore”. spiega Naumer.

PIL CINESE ATTESO IN CALO DEL 5,1% ANNO SU ANNO


Il quale, guardando ai dati macro previsti la prossima settimana, riferisce che quelli attesi sul PIL cinese dovrebbero indicare un calo del 5,1% anno su anno: si tratterebbe di un’ulteriore conferma della continua revisione al ribasso delle prospettive di crescita indicata dal Macro Breadth Index di AllianzGI.
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