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Allianz Global Investors

Anteprima Fed e Bce: sarà difficile vedere nuove misure immediate

Secondo AllianzGI dalle riunioni delle due banche centrali di questa settimana non usciranno ulteriori misure di stimolo perché prima vorranno verificare l’impatto delle misure eccezionali già adottate di recente

di Virgilio Chelli 29 Aprile 2020 09:45
financialounge -  Allianz Global Investors banche centrali BCE Federal Reserve Franck Dixmier

Non bisogna attendersi annunci di nuove misure dopo quelle di portata eccezionale già adottate da Federal Reserve e Banca centrale europea, i cui meeting si concluderanno rispettivamente nella serata europea di mercoledì 29 e nel primo pomeriggio di giovedì 30 aprile. Questo perché con ogni probabilità le due banche centrali vorranno valutare gli effetti degli stimoli monetari già decisi, mentre sarà invece interessante ascoltare le diagnosi sullo stato della crisi che arriveranno da Jay Powell e da Christine Lagarde.

LE BANCHE CENTRALI HANNO MESSO IN CAMPO UN ‘WHATEVER IT TAKES’ ILLIMITATO


Franck Dixmier, Global Head of Fixed Income di Allianz Global Investors, invita in un commento comunque alla cautela sull’efficacia delle misure già intraprese, osservando che la questione della solvibilità, sia da parte delle imprese che dei paesi più indebitati, resta irrisolta. Finora le banche centrali hanno fatto praticamente tutto quello che potevano, mettendo in campo un "whatever it takes" praticamente illimitato, con l’obiettivo comune di garantire una trasmissione fluida della politica monetaria al sistema bancario in modo che quest’ultimo potesse supportare le imprese evitando problemi di liquidità.

UN SUPPORTO STRATEGICO CHE, A DIFFERENZA DELLA GRANDE CRISI, FA LEVA SUL RUOLO DELLE BANCHE


Secondo Dixmier si è trattato di un supporto ‘strategico’, in quanto a differenza della Grande Crisi nel caso attuale le banche non sono il problema, ma la soluzione della crisi. In questa azione i ruoli della politica monetaria e politica fiscale si sono in qualche modo fusi, facendo cadere le barriere che normalmente separano i ruoli di banche centrali e governi.

DALLA LAGARDE ATTESE INDICAZIONI SULL’ESATTA ALLOCAZIONE DEL NUOVO PROGRAMMA DI ACQUISTI


Ora, secondo l’esperto di AllianzGI, sarà interessante soprattutto ascoltare la diagnosi di Christine Lagarde, anche perché non ha ancora comunicato l’esatta allocazione degli acquisti di asset previsti secondo il Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) da 750 mld di euro. E ci si aspettano anche dalla BCE indicazioni su come interverrà per affrontare le tensioni sugli spread e i problemi degli Stati con finanze pubbliche più fragili.

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POWELL INVECE POTRÀ DARE RISCONTRI SUGLI EFFETTI DELLE MOLTE LINEE DI FINANZIAMENTO APERTE


Le opzioni possibili non mancano, come la messa sotto controllo della curva dei rendimenti, su modello giapponese, o una ulteriore diversificazione degli acquisti, che si potrebbero spingere fino ad interventi sull’azionario, anche qui una strada già percorsa dalla Banca Centrale Giapponese. Sarà interessante anche ascoltare Powell, per capire che riscontro ha la Fed delle numerose linee di finanziamento che ha attivato per supportare I diversi segmenti dell’economia, scrive Dixmier.

RITORNO DI APPETITO PER IL RISCHIO MA CAUTELA SEMPRE NECESSARIA, IL RISCHIO INSOLVENZA RESTA


In ogni caso, l’esperto di Allianz GI ritiene che gli effetti delle azioni delle banche centrali siano già visibili, con il ritorno di situazioni di liquidità più distese sui mercati dopo la crisi senza precedenti di marzo, il che ha consentito la riapertura del mercato primario delle emissioni investment-grade e la ripresa del mercato high-yield, soprattutto in USA. Insomma, è tornato un po’ di appetito per il rischio, ma Dixmier invita alla cautela, perché il rischio di insolvenza, in un contesto di debito in aumento, resta in agguato, sia a livello di imprese che di stati.
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