Azioni tecnologiche

Man Group: come e perché la grande festa della tecnologia può proseguire

Questo rally dell’S&P, guidato dalla tecnologia, ha evocato la bolla hi tech del 1999 ma stavolta lo slancio è guidato da modelli di business comprovati che generano miliardi di dollari di free cash flow (FCF) aggiuntivi

di Leo Campagna 20 Febbraio 2024 17:21
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I primi dieci titoli dell’indice S&P 500 che comprendono i cosiddetti magnifici sette (Apple, Microsoft, Alphabet - Google, Amazon, Nvidia, Meta Platforms e Tesla). rappresentano oggi il 33% degli utili totali del paniere azionario USA. La loro egemonia ha trainato l’intero mercato azionario statunitense al punto da evocare la bolla hi tech del 1999.

IL LORO POTENZIALE DI CRESCITA FUTURA


“Il panorama odierno è diverso. Questi titoli riflettono non solo il loro attuale impatto finanziario ma anche il loro potenziale di crescita futura. I loro guadagni sono guidati da una combinazione di crescita dei ricavi e di espansione dei margini, quest’ultima spesso trascurata ma fondamentale per comprendere la sostenibilità della loro performance di mercato”, fanno sapere Sumant Wahi e Ehsan Bashi Discretionary Portfolio Managers di Man Group.

TRILIONI DI DOLLARI DI FREE CASH FLOW (FCF) AGGIUNTIVI


Questo rally è infatti guidato da modelli di business comprovati che generano trilioni di dollari di free cash flow (FCF) aggiuntivi. Con una sostanziale spesa in conto capitale e un’accelerazione negli algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI), c’è abbastanza slancio che suggerisce una solida base per le valutazioni attuali e (forse anche future) per guidare la crescita economica reale.

SOMIGLIANZE E DIFFERENZE CON LA ‘BOLLA’ HI TECH DEL ‘99


Certo, ammettono i due manager, affiorano anche alcune chiare somiglianze ma anche alcune differenze nette. La diffusione di Internet alla fine degli anni ’90 ha creato una serie di nuovi bacini di profitto, nuovi settori vincenti e ha sconvolto una serie di sottosettori storici. Le aspettative per l’intelligenza artificiale non sono diverse nel generare nuovi vincitori e vinti in un’economia abilitata alla tecnologia. Nella bolla delle dotcom erano premiate le aziende che vendevano apparecchiature di rete (come Cisco), stavolta tocca ai fornitori di catene di fornitura di intelligenza artificiale (come Nvidia).

MULTIPLI PIU’ CONSERVATIVI


“Tuttavia” segnalano Wahi e Bashi “le aziende più importanti come Cisco allora venivano scambiate a quasi 100 volte gli utili, mentre i leader di oggi come Microsoft, Amazon e Nvidia mostrano multipli più conservativi, accompagnati da una reale leva operativa. Ad esempio, Meta, nonostante un’espansione del fatturato di circa il 15%, ha ridotto del 22% la forza rispetto allo scorso anno, mostrando un tipo di crescita in tempo reale e guidata dall’efficienza che rafforza la fiducia nelle valutazioni del settore.

LA NUOVA FRONTIERA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


L’intelligenza artificiale, che rappresenta il prossimo importante cambiamento tecnologico fondamentale, è simile alle transizioni dal PC al cellulare e da Internet al cloud. Tali cambiamenti tecnologici fondamentali avvengono ogni 10-15 anni, e Wall Street tende a sottovalutare il potenziale di tali cambiamenti nel giro di 3-4 anni. L’attuale traiettoria dell’intelligenza artificiale sembra non fare eccezione. “Analogamente ai precedenti cambiamenti tecnologici, l’intelligenza artificiale non sarà diversa nel generare nuovi bacini di profitto e nello sconvolgere quelli esistenti. Dovrebbe favorire opportunità di investimento in settori come la sicurezza informatica, la tecnologia sanitaria e gli strumenti di produttività basati sull’intelligenza artificiale, mentre i settori della pubblicità creativa e dell’outsourcing potrebbero affrontare ulteriori sfide” spiegano i due manager di Man Group.

L’INCOGNITA DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI USA


Questa prospettiva ottimistica per le valutazioni della tecnologia potrebbe tuttavia soffrire l’esito delle elezioni presidenziali USA previste il prossimo 5 novembre. “Queste elezioni potrebbero ridefinire il panorama normativo e commerciale, interrompendo potenzialmente le catene di approvvigionamento e influenzando gli attuali portabandiera del rally tecnologico come Nvidia e ASML, che hanno un’esposizione significativa al mercato cinese” specificano Wahi e Bashi. Il contesto geopolitico potrebbe pertanto presentare sfide che non erano così pronunciate durante i passati cambiamenti tecnologici al punto da far deragliare la traiettoria di crescita e, a cascata, imporre una rivalutazione strategica del panorama degli investimenti tecnologici.
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