Wall Street scarica Google e rimane fredda su Microsoft nonostante buona trimestrale

Avvio di seduta contrastato per le Borse europee. Piazza Affari apre poco sopra la parità insieme a Parigi, mentre Francoforte cede lo 0,1%.  Spread Btp/Bund stabile a 153 punti base e rendimento del Btp al 3,73%.

MALE GOOGLE NELL’AFTER HOURS

Dopo la chiusura di ieri, con l’S&P 500 che ha ceduto lo 0,06%, a Wall Street sono arrivare le prime attese trimestrali delle Big Tech. I numeri di Google sono stati accolti negativamente negli scambi after hours, con il titolo Alphabet che ha perso poco meno del 6% nonostante utile per azione e ricavi sopra le attese degli analisti (86,31 miliardi di dollari contro 85,33 miliardi). A deludere sono stati i ricavi pubblicitari di Google, pari a 65,52 miliardi contro una previsione di 65,94 miliardi. I ricavi di Google Cloud sono stati leggermente oltre le attese (9,19 miliardi contro 8,94) mentre YouTube ha evidenziato ricavi in linea con le previsioni. L’ad Sundar Pichai ha detto che Alphabet continuerà a concentrare sforzi e investimenti sull’intelligenza artificiale.

WALL STREET FREDDA SU MICROSOFT

Se i dati di Alphabet non sono stati accolti bene da Wall Street, quelli di Microsoft non hanno scaldato gli investitori, almeno negli scambi dopo la chiusura di ieri. La trimestrale del colosso tech è andata oltre le attese degli analisti con un utile per azione di 2,93 dollari (contro 2,78) e ricavi per 62,02 miliardi di dollari, contro previsioni di 61,12 miliardi. Rispetto allo stesso periodo del 2022, i ricavi sono cresciuti del 17%. L'utile netto è aumentato a 21,87 miliardi di dollari dai 16,43 miliardi di un anno prima. Il segmento dell'Intelligent Cloud ha prodotto ricavi di 25,88 miliardi, in rialzo del 20% e superiori ai 25,29 miliardi del consensus. Tuttavia, negli scambi after hours il titolo ha prima perso l’1% per poi assestarsi su un calo dello 0,4%.

IN SERATA LA DECISIONE DELLA FED

In attesa delle trimestrali di Apple, Meta e Amazon, previste per domani a mercati chiusi, oggi l’attenzione degli investitori è concentrata sulla riunione del Federal Open Market Committee (Fomc) della Federal Reserve. Nella tarda serata italiana verrà comunicata la decisione sui tassi d'interesse. Gli analisti, interpellati dal Cme Group, assegnano quasi il 98% di possibilità al mantenimento dei tassi al 5,25%-5,50%; per la riunione di marzo, le possibilità di un taglio di 25 punti base sono al 39%, in calo di quasi 35 punti rispetto a un mese fa.

SEDUTA POSITIVA PER TOKYO

Sui mercati asiatici ancora una seduta positiva per Tokyo, che chiude così gennaio in rialzo. L’indice Nikkei è salito dello 0,61% spinta da buoni risultati societari e dai titoli bancari, che si aspettano una normalizzazione della politica monetaria in Giappone. In Cina l’indice manifatturiero del mese di gennaio a quota 49,2 punti (in leggero miglioramento, ma sotto la quota di espansione dei 50 punti) segnala ancora le difficoltà economiche. In Borsa altra giornata di perdite sia per Hong Kong (-1,62%) che per Shanghai (-1,48%). Sul valutario, euro/dollaro sui minimi da un mese e mezzo a 1,082 mentre sul fronte energetico sono in calo sia il Brent (a 82,42 dollari) che il Wti (a 77,54 dollari).