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L’outlook

Capital Group: gli Stati Uniti potrebbero evitare la recessione più attesa della storia

Tra le prospettive per il 2024 emerge come la probabilità che si verifichi una flessione pesante sia ormai ben al di sotto del 50%. Si tratta di “un’occasione storica” per investire la liquidità tra azioni e obbligazioni

di Fabrizio Arnhold 26 Gennaio 2024 07:55
financialounge -  Capital Group Flavio Carpenzano Julie Dickson Matteo Astolfi mercati outlook

La tanto attesa recessione nel 2023 non è arrivata. L’inflazione è in calo ma i fattori geopolitici potrebbero spingerla nuovamente al rialzo. Le banche centrali taglieranno i tassi di interesse nel 2024, ma resta ancora da capire quando e di quanto. Insomma, l’anno appena cominciato si apre con una serie di incognite che rendono lo scenario più incerto per gli investimenti. “Un’occasione storica di mettere a frutto la liquidità”, spiega Matteo Astolfi, Head of Client Group Italy di Capital Group, durante la presentazione dell’outlook per il 2024.

INVESTIRE LA LIQUIDITÀ


“Con la Federal Reserve nel bel mezzo di un aggressivo ciclo di rialzo dei tassi, i rendimenti dei fondi del mercato monetario e dei mezzi equivalenti alla liquidità hanno raggiunto livelli interessanti”, prosegue Astolfi. “A volte, per giunta, la rapidità dell’aumento dei tassi ha fatto innervosire i mercati azionari e obbligazionari”. Ma grazie a un allentamento dell’inflazione più rapido del previsto, a ottobre la Fed ha deciso di lasciare invariati i tassi per la seconda riunione consecutiva, segnalando di essere potenzialmente vicina al proprio ciclo di inasprimento delle politiche. “Storicamente, questo è stato un buon momento per gli investitori per mettere nuovamente a frutto la liquidità tramite investimenti azionari e obbligazionari”, sottolinea Astolfi. “Ci troviamo a nostro avviso sull’orlo di un’importante transizione: gli investitori a lungo termine possono infatti trovare interessanti opportunità d’investimento sia nei mercati azionari che in quelli obbligazionari”.

ALLA RICERCA DI OPPORTUNITÀ D’ACQUISTO


Quest’anno è caratterizzato dalle elezioni Usa e gli investitori temono che possano esserci effetti sui mercati. Per Astolfi, “da qui a novembre possono cambiare molte cose” e in genere “cerchiamo di guardare oltre il ciclo elettorale, puntando a un periodo di conservazione medio di circa otto anni, equivalente in pratica a due mandati presidenziali”. Sebbene nel corso degli anni di elezioni i mercati possano risultare volatili, storicamente per gli investitori a lungo termine non ci sono stati molti contraccolpi particolari, qualsiasi fosse l’inquilino della Casa Bianca. “Dal 1936 a oggi il rendimento a 10 anni annualizzato dell’azionario statunitense, misurato dall’indice S&P 500, a partire dall’inizio dell’anno elettorale è stato pari all’11,2% in caso di vincita del candidato democratico e al 10,5% in caso di vittoria di quello repubblicano”, precisa Matteo Astolfi.

PROSPETTIVE PER L’AZIONARIO


Gli Stati Uniti potrebbero evitare la recessione più attesa della storia. Per Julie Dickson, Investment Director per l’azionario di Capital Group il motivo è da ricercare in un mercato del lavoro robusto e a una spesa al consumo resiliente; nel 2024 l’economia statunitense potrebbe crescere a un tasso annualizzato pari a circa il 2%. La probabilità che si verifichi una flessione pesante è ormai ben al di sotto del 50%. Questo significa che potrebbe esserci un rimbalzo per gli utili aziendali. Secondo le stime degli analisti, gli utili delle società dello S&P 500 dovrebbero salire nel 2024 dell’11%. “A ciò si aggiunge un incremento atteso del 6,3% nei mercati sviluppati, Stati Uniti esclusi, e un robusto aumento del 18% in quelli emergenti”, prosegue Dickson.

IL MEGA STREND DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


Se l’ascesa dell’intelligenza artificiale è stata la protagonista dello scorso anno, spingendo la corsa del Nasdaq, nel 2024 “la sfida per gli investitori sarà quella di separare euforia e realtà nel contesto della crescita esponenziale prevista per i sistemi basati sull’IA nell’arco del prossimo decennio”, aggiunge Dickson. “Quando pensiamo alla possibilità di investire in IA lo facciamo in effetti con una certa cautela. Questa euforia ci ricorda quella nei confronti dei titoli di internet alla fine degli anni ‘90, sebbene nel caso dell’IA non crediamo sia così diffusa. L’IA, a nostro giudizio, avrà un impatto enorme sulla società, ma stiamo ancora cercando di capire da dove arriveranno i profitti”. C’è ancora molto lavoro da fare.

OBBLIGAZIONARIO ANCORA INTERESSANTE


Quest’anno è troppo tardi per salire sul treno dell’obbligazionario? La risposta breve è no, “perché "abbiamo appena iniziato”, spiega Flavio Carpenzano, Investment Director per il reddito fisso di Capital Group. Il viaggio dei mercati del reddito fisso ha un'altra lunga tappa da percorrere, ma non bisogna aspettare troppo a lungo. Sebbene novembre e dicembre del 2023 siano stati tra i migliori mesi della storia in termini di rendimenti, i rendimenti sono appena tornati ai livelli visti all'inizio del 2023 con una differenza principale: l'inflazione è molto più bassa. “Ciò significa che i tassi reali sono più alti e le banche centrali hanno un margine significativo per tagliare i tassi nel 2024 - prosegue Carpenzano -. Inoltre, i tassi nominali e reali sono ancora ben al di sopra della media storica; anche se non è probabile che i tassi tornino alla media precedente, hanno ancora spazio per scendere”.

MEGLIO IL CREDITO IG


Tra le obbligazioni, la preferenza di Capital Group è per i bond corporate investment grade. “All'inizio del 2024, il credito investment grade rimane interessante, con rendimenti appena tornati ai livelli dell'inizio dello scorso anno”, precisa Carpenzano. “I fondamentali continuano a mostrare che le società IG sono in buona salute, con una copertura degli interessi ancora elevata e un rischio di rifinanziamento basso”. Per cercare il rendimento, meglio essere attivi e flessibili per cogliere le opportunità offerte dal mercato, diversificando il più possibile il portafoglio, soprattutto nel reddito fisso.
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