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L'analisi

Raiffeisen Capital Management: ancora interessante il mercato obbligazionario dell’Est Europa

Ronald Schneider, Responsabile del team obbligazionario “CEE & Global Emerging Markets” di Raiffeisen Capital Management ritiene da tenere in considerazione le obbligazioni in valuta locale di Ungheria e Romania

di Anna Patti 27 Ottobre 2023 07:50
financialounge -  Europa centro orientale mercato obbligazionario Raiffeisen Capital Management Ronald Schneider

 

Nel 2022 le azioni, le obbligazioni e le valute dell’Europa centro-orientale hanno sofferto a causa dell’inflazione, della guerra in Ucraina e delle conseguenti sanzioni economiche. Negli ultimi mesi è iniziata una ripresa e i mercati azionari e obbligazionari della zona tornano interessanti.

SCARSE PERFORMANCE DEL 2022


Secondo Ronald Schneider, Responsabile del team obbligazionario “CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management, le ragioni delle scarse performance della zona nel 2022 sono state determinate dalla vicinanza alla in Ucraina che ha avuto pesanti ripercussioni sui mercati e dagli alti costi dell’energia che ha portato ad aumenti considerevoli dei prezzi dei generi alimentari e a tassi di inflazione a doppia cifra. Ne hanno sofferto soprattutto Paesi come la Polonia, la Repubblica Ceca e l’Ungheria, dove l’inflazione a raggiunto picchi del 25%. In questi Paesi le Banche Centrali hanno aumentato i tassi di interesse innescando effetti negativi sui mercati obbligazionari. Anche le valute hanno subito una forte correzione.

NUOVO SCENARIO NEL 2023


La situazione è notevolmente cambiata nel 2023. Le misure politiche per ridurre la dipendenza dal gas russo e l’inverno piuttosto mite ha fatto sì che la situazione si modificasse già nel primo trimestre del 2023, scongiurando i temuti cali di crescita e facendo riscontrare invece una diminuzione dei tassi di inflazione. La tendenza alla disinflazione sta portando i primi tagli ai tassi di interesse e garantendo una buona performance alle obbligazioni anche se con molta volatilità.

IL COMPARTO OBBLIGAZIONARIO IN VALUTA LOCALE


Ronald Schneider ha sottolineato che le maggiori performance si sono avute nell’obbligazionario in valuta locale. Del circa 8% di performance totale, ben il 7% può essere attribuito al comparto a reddito fisso. Sebbene le valute si siano stabilizzate hanno contribuito solo in minima parte (circa 1%) alla buona performance complessiva. Il fiorino ungherese è quello che ha resistito meglio tra le varie valute dell’Europa centro-orientale ed è chiaramente più solido. Il calo dei rendimenti obbligazionari più elevati ha determinato effetti positivi sui prezzi. Anche in questo caso l'Ungheria si distingue positivamente. I titoli di Stato ungheresi hanno avuto un andamento a doppia cifra nei primi mesi del 2023, subito dopo nella classifica dei rendimenti più alti dell'Europa centrale e orientale vengono la Polonia e poi la Romania.

OCCASIONI DI INVESTIMENTO A LUNGO TERMINE


Secondo l’esperto di Raiffeisen Capital Management c’è un livello di rendimento piuttosto interessante per le obbligazioni in valuta locale (circa il 5%). L’Ungheria rimane in testa alla classifica con un 7,5% seguita dalla Romania a 6,7%. Schneider ritiene sia un livello interessante anche se decisamente inferiore rispetto alla prima metà dell’anno. E’ evidente che i timori di una profonda recessione sono stati fugati tuttavia i prezzi elevati dell’energia e gli elevati tassi di interesse hanno depresso la crescita nella regione.

L’ECONOMIA DELL’EUROZONA


La stagnazione dell’economia dell’Europa centro-orientale è legata alle difficoltà dell’economia nell’Eurozona che non riesce a decollare e frena anche i partner commerciali vicini. La mancanza di espansione ha notevoli riflessi sull’industria dell’Europa orientale. La Repubblica Ceca, la Romania, l’Ungheria e la Slovacchia (già membro dell’Eurozona) sono fortemente legate all’industria automobilistica dell’Europa occidentale. E dato che quest’ultima è concentrata sulla decarbonizzazione, attualmente sostiene l’esperto di Raiffeisen Capital Management, siamo lontani da una dinamica positiva e di sostegno.

TASSI DI INTERESSE E AUMENTO DEL COSTO DEI GENERI ALIMENTARI


A pesare sui consumi in Europa orientale sono anche i tassi di interesse elevati e l’aumento del costo dei generi alimentari. Le prospettive economiche sono caute. Ronald Schneider, Responsabile del team obbligazionario “CEE & Global Emerging Markets” di Raiffeisen Capital Management, sottolinea che è in corso una discussione a livello globale sul momento in cui le Banche Centrali inizieranno a tagliare i tassi, cosa che potrebbe sostenere i mercati obbligazionari. In conclusione ritiene l’esperto di Raiffeisen che al momento ci si trova in una fase di consolidamento, il mercato ha già anticipato e scontato molto e pertanto una battuta d’arresto non è improbabile.
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