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L'analisi

Raiffeisen Capital Management: le sfide da affrontare per i Paesi emergenti del nuovo Brics

Raiffeisen Capital Management analizza la nuova fase della competizione tra Paesi emergenti e sviluppati dopo l’allargamento a 11 del ‘club’ a 5, sempre più eterogeneo, che punta a un mondo multipolare più equo

di Virgilio Chelli 29 Settembre 2023 12:26
financialounge -  BRICS emergenti Raiffeisen Capital Management

I mercati azionari della maggior parte dei Paesi Emergenti hanno subito forti cali a agosto, ma senza seguito nelle settimane successive, anche se non c'è stata una significativa ripresa. Il quadro è in parte diverso per i singoli paesi, con gli indici azionari indiani e turchi che di recente hanno toccato nuovi massimi storici mentre l’azionario cinese rimane il grande ostacolo per buoni motivi fondamentali. Il Team Cee & Global Emerging Markets, di Raiffeisen Capital Management, fa il punto sul panorama composito del mondo emergente dopo che il summit dei BRICS, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ha deciso un notevole allargamento dell'alleanza economica con sei nuovi membri. I BRICS Plus sono molto eterogenei sotto diversi aspetti e hanno interessi in parte opposti, basti pensare a Cina e India, e resta da vedere se e come vogliono e possono implementare il loro obiettivo di un ordine mondiale multipolare più equo.

LA SVOLTA AL SUMMIT DI JOHANNESBURG


Indipendentemente da ciò, è da vedere secondo il Team di Raiffeisen se diventeremo effettivamente testimoni di un cambiamento epocale, in cui si rimescolano le carte dell'ordine economico mondiale e dove si affermano nuovi centri di potere, mentre quelli esistenti, soprattutto l'Europa, perdono influenza e peso. I BRICS, fino a poco fa quasi non più considerati, hanno richiamato l’attenzione al summit di Johannesburg con la decisione di ampliamento a 11 paesi, il BRICS Plus, da gennaio 2024, con l’aggiunta di Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati, mentre altri 16 avrebbero presentato domanda di adesione, e altri 25 mostrato un forte interesse potenziale.

POTERE ECONOMICO SUPERIORE AL G7 SOLO SULLA CARTA


L’inserimento dell'Algeria sembrava fallito per la resistenza dell'India, che voleva affrontare l'allargamento molto più lentamente e, tra i BRICS originari, sembra quello che attribuisce minor importanza all'alleanza nell'ambito della propria geo-strategia. Alla fine, l'India dovrebbe aver votato per l'allargamento soprattutto per ridurre l'influenza relativa della Cina. Almeno sulla carta, secondo il Team di Raiffeisen, i BRICS Plus hanno un potere economico superiore ai paesi del G7, basandosi sulle parità di potere d'acquisto, ma allo stesso tempo l'allargamento ha anche il potenziale di rendere l’unione più eterogenea e conflittuale.

INFLUENZA OCCIDENTALE IN DECLINO NEL SUD DEL MONDO


In qualunque modo si vogliano valutare le prospettive dei BRICS Plus, secondo il Team di Raiffeisen il fatto che anche stretti alleati di lunga data degli USA, come Arabia Saudita e Emirati, si uniscano, mostra un chiaro declino dell'influenza di USA e Occidente in Medio Oriente, Asia e Africa. Ulteriori sintomi sono i golpe degli ultimi mesi in diversi paesi africani, che hanno portato alla deposizione dei leader filofrancesi.

IN CERCA DI UN PUNTO COMUNE TRA INTERESSI CONTRASTANTI


La sfida più grande per i BRICS Plus dovrebbe essere trovare una base comune solida per la cooperazione futura, nonostante gli interessi contrastanti e i diversi livelli economici di partenza. Cercarla attraverso un confronto con l'Occidente avrebbe scarse possibilità di successo, secondo il Team di Raiffeisen, e sembra che ciò sia già ampiamente riconosciuto dagli stessi BRICS, che invece vogliono portare avanti la cooperazione tra loro, compreso un rafforzamento del commercio nelle valute nazionali, evitando dollaro e euro. Non è assolutamente necessaria una moneta comune, che non appare nemmeno molto realistica in futuro.

USA E EUROPA PIU’ MOTIVATI AD AVVICINARE GLI EMERGENTI


In Occidente, osserva in conclusione il Team di Raiffeisen, questi recenti sviluppi hanno evidentemente già avviato un ripensamento, ed è prevedibile che si cercherà di "catturare" almeno alcuni paesi selezionati del Sud globale con investimenti e progetti di sviluppo e sottrarli all'influenza della Cina e dei BRICS. Questa competizione potrebbe portare a miglioramenti significativi per numerosi Emergenti, che improvvisamente non sarebbero più solo richiedenti, ma potrebbero addirittura diventare partner corteggiati da più parti. In fin dei conti, secondo Raiffeisen, potrebbe essere un vantaggio per tutti, a condizione che non si sviluppi un massiccio confronto economico o addirittura militare a livello globale.
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