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Curva dei rendimenti

Treasury Usa bollenti aspettando Jackson Hole

I rendimenti dei titoli di Stato statunitensi oggi sono in ribasso dopo aver toccato massimi degli ultimi 16 anni. Gli investitori cominciano a credere in tassi di interesse più alti più a lungo da parte della Fed. Si attendono segnali più precisi da Jackson Hole

di Annalisa Lospinuso 23 Agosto 2023 15:36
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Prezzi in rialzo per i titoli del Tesoro statunitensi, dopo i forti ribassi degli ultimi giorni. Il rendimento del titolo a 10 anni ha toccato due giorni fa il 4,35%, un livello che non veniva raggiunto dal 2007 rafforzando l’ipotesi di tassi di interesse più alti più a lungo. Anche il titolo Usa trentennale è balzato ai massimi dal 2011 nelle scorse sedute. Oggi il rendimento, che si muove inversamente al prezzo, del T-Bond a 10 anni è in ribasso al 4,284% rispetto al 4,328% di ieri. Quello del titolo statunitense a tre mesi rimane stabile al 5,462%. L’impennata della curva dei rendimenti ha destabilizzato gli investitori, instillando l’ipotesi di una Fed decisa a proseguire sulla strada dei rialzi dei tassi.

BANCA CENTRALE ANCORA DATA DEPENDENT


Tom Barkin, presidente della Fed di Richmond, ha commentato l’aumento a livelli record dei rendimenti dei titoli del Tesoro dicendo che “non sono un segnale di una stretta monetaria inappropriata, ma probabilmente una risposta ai solidi dati economici”. Sempre Barkin ha affermato che “se l’inflazione rimarrà alta e la domanda non darà segnali di rallentamento, sarà necessaria un’ulteriore stretta di politica monetaria”. Gli ha fatto eco anche James Bullard, ex governatore della Fed dimessosi il mese scorso, dicendo che l'economia americana si trova ad affrontare nuovi rischi di crescita più forte che potrebbero significare tassi più alti nei prossimi mesi.

TREASURY COME CARTINA TORNASOLE


I rendimenti dei Treasury americani possono rappresentare la cartina tornasole delle prossime mosse delle banche centrali e indicano le aspettative del mercato, alla vigilia del simposio di Jackson Hole dal quale si spera di poter avere maggiori dettagli sulla politica monetaria futura. A incidere sui rialzi dei rendimenti sono stati soprattutto i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, che hanno mostrato che la Banca centrale statunitense potrebbe continuare ad alzare i tassi d’interesse, dato che l’inflazione resta a livelli definiti “inaccettabili” e i dati economici statunitensi sono ancora solidi. In meno di un anno e mezzo, la Fed ha alzato i tassi in undici riunioni su dodici ma, nonostante l’inflazione sia calata di due terzi, l’economia Usa continua a dare segnali di forza.

ATTESA PER IL DISCORSO DI POWELL


Sempre più attese, dunque, le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che pronuncerà un discorso a Jackson Hole, venerdì 25 agosto, dalle 10.05 (le 16.05 in Italia). Molti analisti si aspettano che rafforzi il messaggio che le decisioni della Fed continueranno a dipendere dai dati.
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