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Prospettive di investimento

Sull’effetto ricchezza del consumatore USA contano sempre più gli asset finanziari

Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO firmate da Shannon Saccocia, sottolinea che per i Millennial le azioni sono ancora più importanti degli immobili rispetto alla generazione dei boomers

di Virgilio Chelli 10 Agosto 2023 18:30
financialounge -  azionario millennial Neuberger Berman Shannon Saccocia

Il cosiddetto “effetto ricchezza” non sarà più tanto dettato dalle variazioni di valore delle abitazioni ma piuttosto dalle fluttuazioni dei prezzi di borsa, e questo potrebbe influenzare il modo in cui vengono costruiti i portafogli di investimento. È un assunto valido ormai da quarant'anni, ma nel contesto post-pandemico, l’importanza dei consumatori USA come fattore trainante della crescita economica globale sembra addirittura in aumento. Ma, secondo molti economisti, la solidità dei consumi nel 2023 sembrava in pericolo, non solo per l’aumento dell’inflazione, ma anche per l’impatto del calo delle valutazioni dei portafogli di investimento sulla ricchezza delle famiglie, nonché per il timore di un’imminente pressione al ribasso sui prezzi delle abitazioni.

LA TEORIA DELL’EFFETTO RICCHEZZA


È il punto di partenza dell’analisi di Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO dedicate al tema “Il consumatore e il mercato azionario” firmate da Shannon Saccocia, Chief Investment Officer—NB Private Wealth, che ricorda come l’effetto ricchezza sia una teoria fondamentale della finanza comportamentale, che descrive la probabilità che i consumatori spendano di più all’aumentare del loro patrimonio, o viceversa, in assenza di variazioni del reddito. Si sentono più ricchi, anche se entrate e costi fissi sono gli stessi. Saccocia cita le ricerche di Karl Case e Robert Schiller, secondo cui sia gli aumenti che i cali dei prezzi delle abitazioni hanno avuto un impatto sulla spesa delle famiglie, con gli effetti più significativi nel periodo 1975-2012.

UN TREND CONFERMATO ANCHE NEL 2022


Le variazioni di valore dei portafogli hanno influenzato i consumi in misura minore rispetto alla variazione nei prezzi degli immobili, un risultato confermato anche nel 2022, quando il calo della spesa per consumi in seguito alla distruzione della ricchezza causata dalle perdite registrate da azioni e obbligazioni è stato più che compensato dall’apprezzamento dei prezzi delle case. Ma Neuberger Berman ritiene che le oscillazioni della ricchezza finanziaria diventeranno probabilmente un fattore trainante dei consumi più importante, rispetto a quella immobiliare, per molte ragioni, per cui gli investitori dovrebbero considerare i motivi e le implicazioni di questo assunto sul modo in cui costruiamo i portafogli di investimento.

BOOMER DA CREATORI A DISTRUTTORI DI RICCHIEZZA


Uno dei motivi alla base del cambiamento è la transizione dei baby boomer da creatori a distruttori di ricchezza, perché quando vanno in pensione i consumi non si basano più sul reddito da lavoro ma su quello dei fondi pensione. Anche i pensionati guardano sempre più agli asset finanziari come un potenziale fattore di miglioramento dello stile di vita, come evidenziato da un recente studio di Vanguard che ha evidenziato l’elevata percentuale di azioni nei portafogli degli americani più anziani. Un’altra ragione è che le generazioni successive hanno molte più probabilità di possedere ricchezza finanziaria fin da giovani e questo aumenta l’importanza degli asset finanziari nella percezione dei Millennial.

SE IL METRO È LA CONTRIBUZIONE O LA PRESTAZIONE


Secondo il Dipartimento USA al Lavoro, gli americani che partecipano a un piano a contribuzione definita nel settore privato sono passati da poco più di 10 milioni nel 1975 a quasi 90 milioni nel 2021, mentre i piani a prestazione definita sono diminuiti da un picco di 30 milioni negli anni ‘80 a circa 12 milioni. Il patrimonio dei piani a contribuzione definita dei Millennial è molto più tangibile dei baby boomer. Infine, i Millennial non solo sono nel periodo di massima creazione di ricchezza ma superano in numero anche i baby boomer, indicando che la loro ricchezza è maggiore rispetto a quella dei baby boomer, che si sta rapidamente traducendo in consumi, e viene bilanciata più equamente tra finanza e immobiliare.

UN CICLO DI RETROAZIONE TRA MERCATI E FIDUCIA


Per questo Neuberger Berman ritiene che nel lungo periodo, nella psiche dei consumatori, possa prevalere l’importanza degli asset finanziari rispetto a quelli immobiliari, e questo potrebbe rafforzare il ciclo di “retroazione” tra i mercati finanziari e la fiducia dei consumatori, con possibili importanti implicazioni sulla costruzione dei portafogli, modificando le aspettative sulla domanda di alcuni asset nel lungo periodo, e anche quelle secondo cui aumentiamo o riduciamo il peso degli asset rischiosi nei vari punti di flessione del mercato.

COSA DICE REALMENTE IL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI


In conclusione, sottolinea l’esperta di Neuberger Berman, gli investitori devono ricordare che è opportuno non sopravvalutare l’importanza di capire cosa risieda realmente nel comportamento dei consumatori perché, a differenza delle migliori teorie economiche, si tratta semplicemente di esseri umani.
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