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L’apertura dei mercati

Titoli bancari in recupero dopo le correzioni alla tassa sugli extra profitti

I principali listini del Vecchio Continente tentano il rimbalzo, dopo che il governo ha ritoccato l’imposta sugli extra profitti che ieri aveva affossato il settore bancario. A Milano Mps apre a +4%, UniCredit e Bper salgono del +3%

di Fabrizio Arnhold 9 Agosto 2023 09:13
financialounge -  banche borse extra profitti mercati

Le Borse europee provano a rimbalzare, dopo i cali diffusi della vigilia, con i titoli bancari in recupero dopo la correzione della norma da parte del governo sugli extra profitti. A Milano il Ftse Mib segna +1,63%, il Dax di Francoforte +0,86%, il Cac 40 di Parigi +1,34%, l’Ibex 35 di Madrid +1,11% e il Ftse 100 di Londra +0,55%. La Borsa di Tokyo archivia la giornata in calo, con l’indice Nikkei a -0,53%, rallentato dalla debolezza dei titoli bancari.

BANCHE MILANESI IN RIALZO


I titoli del comparto bancario, dopo aver bruciato ieri quasi 10 miliardi, provano a risalire. Mps apre a +4%, UniCredit e Bper salgono del +3%. L’imposta sugli extra profitti, approvata a sorpresa dal governo lunedì sera, ha provocato una raffica di vendite sul settore. Ieri sera il Mef ha comunicato l’introduzione di un tetto al contributo straordinario pari allo 0,1% del totale dell’attivo, che limiterebbe il peso dell’imposta entro i 3,2 miliardi, conto i 5 miliardi ipotizzati ieri.

“TASSA PER RIPORTARE GIUSTIZIA”


“Siami intervenuto per riportare giustizia”, ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “È una misura né di destra né di sinistra, una misura giusta” e “già esistente in Europa”. Il governo ha intenzione di usare le risorse che incasserà con l’imposta per finanziare misure contro il caro mutui e per il taglio delle tasse. “Una misura ragionevole di chi ha a buon cuore le sorti del Paese, soprattutto dei più bisognosi”, ha concluso il ministro, precisando come la misura abbia ottenuto “consenso unanime” in Cdm.

WALL STREET IN ROSSO


Giornata negativa, quella di ieri, anche per la Borsa di New York, sempre con le banche sotto i riflettori, dopo il taglio di rating di Moody’s su dieci istituti. L’economia cinese frena, con i prezzi al consumo (-0,3% a luglio su base annua) e alla produzione (-4,4% annuo, peggio delle stime a -4,1%) che confermano una fase di deflazione, con ribassi sulle Borse asiatiche. Sul versante valutario, l’euro è in rialzo a 1,097 dollari, mentre resta debole il petrolio, con il Brent che tratta a 86,07 dollari, in calo dello 0,12%. Lo spread apre in calo a 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano in ribasso al 4,09%.
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