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L'outlook

HSBC Asset Management, ecco dove ricercare opportunità nel secondo semestre

Il mix tra taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, indebolimento del dollaro, crescita e inflazione relative sembra indicare che i mercati emergenti siano l’asset class più indicata verso cui orientarsi

di Leo Campagna 28 Giugno 2023 15:16
financialounge -  HSBC Asset Management Joseph Little mercati outlook

Economie globali, politiche fiscali e impostazioni delle banche centrali non sono sincronizzate. Lo fa presente, come premessa cruciale, Joseph Little, Chief Strategist globale, HSBC Asset Management, nel mid-year outlook 2023, nel quale prevede un avvio della recessione negli Stati Uniti nel quarto trimestre, cui dovrebbe seguire un anno di contrazione e una recessione in Europa nel 2024. Little, ipotizza poi un rapido ripiegamento dell’inflazione dai livelli elevati e un possibile taglio dei tassi da parte della Fed entro fine anno

UNA VIEW COMPLESSIVAMENTE CAUTA


Tuttavia, specifica il manager, la recessione non sarà abbastanza consistente da cancellare tutte le pressioni inflazionistiche del sistema. “Questo prospetta un regime di inflazione e tassi d’interesse un po’ più elevati nel corso del tempo e ci suggerisce una view complessivamente cauta per quanto riguarda il rischio e la ciclicità nei portafogli” puntualizza Little.

TREASURY USA A BREVE E MEDIO TERMINE E BOND EUROPEI


Nel reddito fisso il Chief Strategist globale di HSBC Asset Management vede valore in particolare nel segmento a breve e medio termine dei Treasury USA e, in parte, anche nei bond europei. Inoltre, mentre preferisce in generale un approccio cauto sui titoli dei mercati sviluppati, adotta un atteggiamento selettivo nel credito, concentrandosi su quello di qualità superiore nell’area investment grade rispetto all’high yield.

UN QUADRO POSITIVO NEI MERCATI EMERGENTI


“Lo scenario macroeconomico dei mercati emergenti appare decisamente migliore rispetto a quello dei mercati sviluppati. Il mix tra taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, indebolimento del dollaro, crescita e inflazione relative sembra indicare che i mercati emergenti siano l’asset class più indicata verso cui orientarsi” spiega Little. Secondo il quale è possibile che si verifichi quanto sperimentato nei primi anni ‘90, quando il taglio dei tassi da parte della Fed e la svolta del ciclo della liquidità ha portato a solidi afflussi di investimenti nei Paesi in via di sviluppo.

MIGLIORARE LA DIVERSIFICAZIONE E I RENDIMENTI POTENZIALI


Non solo. Dal momento che i timori legati alla stabilità finanziaria sembrano meno pronunciati nell’universo emergente, gli investitori possono beneficiare delle opportunità per migliorare la diversificazione del portafoglio e i rendimenti potenziali. “Preferiamo le azioni emergenti e il debito in valuta locale di questi mercati. Favoriamo anche l’esposizione al premio di crescita dei mercati emergenti attraverso il premio al rischio e l’effetto cambio delle valute emergenti” puntualizza il manager.

L’APPEAL DELLA CINA…


Little continua a sovrappesare le azioni cinesi per diverse ragioni. La domanda interna in Cina dovrebbe rimanere salda, supportata dai risparmi delle famiglie, mentre gli sforzi del governo alimentano la creazione di posti di lavoro. L’inflazione bassa consente una politica monetaria accomodante mentre l’azionario cinese offre diversificazione: il segmento value, per esempio, sta sovraperformando rispetto al growth in Cina e in Asia, esattamente il contrario rispetto a quanto accade nei mercati azionari dei paesi sviluppati.

…E QUELLO DELL’INDIA


Il Chief Strategist globale di HSBC Asset Management guarda con favore anche all’India, la cui economia si è ripresa notevolmente dopo il Covid, con una spesa per i consumi sostenuta e una ripresa dei servizi. “La crescita e l’inflazione hanno sorpreso positivamente creando un ottimo mix economico mentre i sostegni statali hanno agevolato il miglioramento dei bilanci delle imprese e delle banche. Il tutto con il quadro strutturale degli investimenti a lungo termine in India rimasto invariato” spiega Little.

ASSET ALTERNATIVI


Secondo il quale anche gli asset immobiliari, posizionati come investimento difensivo per la crescita, possono svolgere un ruolo importante, continuando tuttavia ad adottare un approccio selettivo. “Cresce anche la domanda di asset infrastrutturali, in particolare quelli che possono favorire la transizione verso le energie pulite o beneficiare della crescita del settore della digital communication. Complessivamente, gli asset reali continuano ad essere delle preziose fonti di diversificazione” conclude il Chief Strategist globale di HSBC Asset Management.
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