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La giornata sui mercati

Crollo cinese, Hong Kong -10% in due giorni

Nonostante i dati economici positivi, i timori delle sanzioni nei confronti delle aziende cinesi quotate a Wall Street fa sprofondare soprattutto i tecnologici. Pesano anche i nuovi lockdown imposti a Shanghai e Shenzhen

di Antonio Cardarelli 15 Marzo 2022 09:19
financialounge -  Borse europee mercati Russia Ucraina

Apertura in rosso per le Borse europee. Piazza Affari, dove gli occhi sono puntati su Generali dopo la pubblicazione dei risultati, perde lo 0,8%. Fanno peggio gli altri listi europei, con Francoforte, Londra e Parigi che aprono con perdite superiori al punto percentuale.

LA SITUAZIONE IN UCRAINA


I colloqui tra Ucraina e Russia, finora, non hanno portato i progressi sperati. L'accerchiamento della capitale Kiev prosegue, e nella notte altri missili russi hanno colpito diversi palazzi residenziali. Nell'incontro di ieri a Roma, i diplomatici americani hanno ricordato ai colleghi cinesi che qualsiasi aiuto di Pechino a Mosca - economico o militare - avrebbe conseguenze. In un colloquio col suo omologo spagnolo, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, secondo le osservazioni riportate dall'agenzia di stampa Xinhua, ha detto che "la Cina non è parte della crisi ucraina e ancor meno vuole essere colpita dalle sanzioni".

CROLLA LA BORSA CINESE


Proprio il timore che gli Usa possano sanzionare le aziende cinesi arrivando fino al delisting a Wall Street ha portato la Borsa di Shanghai e Hong Kong verso pesanti rossi. Nonostante i dati economici positivi, i due listini asiatici hanno perso circa il 5%. Un vero e proprio sell-off provocato anche dai nuovi lockdown causati dall'aumento dei contagi. Dopo Hong Kong, anche Shanghai e Shenzhen, capitale tech dell'industria cinese, sono state "chiuse" per fermare l'avanzata del virus. Scelte che hanno aumentato i timori di nuove interruzioni nella catena produttiva. La Borsa di Tokyo ha chiuso in leggera crescita (Nikkei +0,15%).

OCCHI SULLA FED


Nella seduta che precede la riunione del Fomc, il braccio monetario della Federal Reserve, il Nasdaq ha accusato una perdita di due punti percentuali. Nel meeting che inizia oggi per concludersi domani, la Fed con ogni probabilità procederà al rialzo dei tassi d'interesse di 25 punti base, decisione già ampiamente attesa dal mercato.

MATERIE PRIME


La possibile frenata dell'economia cinese dopo i nuovi lockdown ha riportato verso il basso le quotazioni delle materie prime energetiche. Il petrolio perde circa il 5%, con il Wti che torna sotto i 100 dollari (97 dollari al barile) e il Brent a 101 dollari. Oltre alla possibile frenata cinese, pesa anche la riapertura degli Usa per l'acquisto di petrolio dal Venezuela. In leggera frenata anche il gas, con i futures scambiati sul Ttf di Amsterdam e con scadenza ad aprile a 113 euro per megawattora (-0,9%).
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