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La giornata sui mercati

Borse in forte calo su tensioni in Ucraina

Inizio di settimana in rosso per i listini europei. In crescita i beni rifugio, come oro e frano svizzero, mentre continua la corsa del petrolio, con implicazioni sull'inflazione. Diplomazie al lavoro per evitare un conflitto tra Mosca e Kiev

di Antonio Cardarelli 14 Febbraio 2022 09:23
financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari

Avvio di seduta pesante per tutte le Borse europee, influenzate principalmente da quanto sta succedendo al confine tra Russia e Ucraina. Piazza Affari è la peggiore in Europa con il Ftse Mib che perde oltre tre punti percentuali. Male anche Francoforte, Madrid e Parigi, con perdite di oltre il 2,5%, mentre Londra prova a contenere con un rosso dell'1,5%.

RISCHIO INVASIONE


L'attenzione del mondo politico ed economico è incentrata su cosa potrebbe succedere al confine tra Russia e Ucraina. Le diplomazie continuano a lavorare intensamente, ma il rischio di un'invasione militare è ancora molto forte. Venerdì scorso Wall Street ha reagito con forti ribassi e nella mattinata europea i futures sono piuttosto deboli.

ASIA IN ROSSO


Le Borse asiatiche risentono delle tensioni e accumulano perdite. Tokyo, chiusa venerdì scorso per festività, ha reagito anche al dato sull'inflazione Usa e nella seduta odierna il Nikkei ha perso il 2,23%. Male anche Shanghai e Hong Kong, in rosso rispettivamente dello 0,98% e dell'1,3%.

PETROLIO IN SALITA


Le tensioni geopolitiche stanno spingendo i prezzi del petrolio. Brent e Wti, rispettivamente a 94,4 dollari e 95,6 dollari, sono ormai prossimi a mettere nel mirino quota 100 dollari al barile, eventualità che avrebbe implicazioni anche sull'ulteriore crescita dell'inflazione. In crescita anche i prezzi di altre materie prime che arrivano da Russia e Ucraina, come il grano e il palladio.

BENI RIFUGIO


Nel frattempo, temendo un'escalation militare, gli investitori scelgono beni rifugio "classici" come oro, franco svizzero e titoli di Stato. Il T-Bond a 10 anni Usa rende poco meno del 2%. In netto rialzo anche il prezzo del gas, che guadagna il 10% a 85,20 euro per megawattora ad Amsterdam dopo aver toccato il massimo da fine gennaio a 88 euro.

UNICREDIT-BPM


A Piazza Affari occhi puntati su UniCredit e Bpm, dopo le voci di una possibile Opa della prima sulla seconda circolate venerdì. Nella giornata di sabato, ospite di Assiom Forex, il ceo di Bpm Giuseppe Castagna ha spiegato di non essere sorpreso dagli interessi intorno al gruppo, sottolineando però che il valore della banca è superiore a quella attualmente data dal mercato. In avvio di seduta il titolo UniCredit perde oltre il 5%, male anche Bpm, in rosso del 2,5%.
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