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Cosa può succedere

Tensione al confine tra Russia-Ucraina, le azioni da tenere e quelli da evitare

La possibile escalation militare avrebbe impatti immediati sui mercati, ecco quali sono gli asset più rischiosi

di Antonio Cardarelli 1 Febbraio 2022 11:39
financialounge -  azioni Russia ucraina

Cosa succederà al confine tra Russia e Ucraina? Putin darà il via libera all'invasione militare oppure i richiami della Nato serviranno a trovare una soluzione diplomatica? Il mondo segue con una certa apprensione gli eventi. Mosca continua a negare la volontà di attaccare, ma nel frattempo continua ad ammassare truppe al confine e a muovere navi verso il Mar Nero.

SCENARIO BASE


Per i mercati la tensione tra Russia e Ucraina è un fattore di nervosismo e molti investitori si chiedono quali possono essere le conseguenze di un'invasione sugli asset. CNBC ha girato la domanda a diversi analisti. Bank of America, per esempio, sottolinea che lo scenario base non è quello di uno scontro militare tra i due paesi, ma mette in guardia dalla probabile volatilità che colpirà le materie prime con conseguenze importanti sull'inflazione.

SANZIONI IN CANTIERE


Il Senato Usa sta valutando una serie di sanzioni da applicare in caso di escalation militare. I provvedimenti andrebbero a colpire il gasdotto Nord Stream 2, le banche russe, le società energetiche e minerarie oltre alle nuove emissioni di titoli di Stato. Sanzioni che, secondo BofA, avrebbero un impatto di 20-30 miliardi di dollari sull'economia russa, provocano un indebolimento del rublo (10-15%) e un aumento degli interessi di 150-200 punti base.

MATERIE PRIME


Gli indici globali sono poco esposti sui mercati russi, ucraini e dell'Est Europa in generale. Ma secondo gli analisti di Jefferies alcuni settori globali sarebbero impattati in modo molto potente da una eventuale escalation militare. In particolare nel settore estrattivo, dove la Russia è un fornitore chiave a livello mondiale di nickel, platino, alluminio, palladio e carbone, senza dimenticare l'energia. L'Ucraina, invece, è un esportatore di primissimo piano di grano. Prezzi in rialzo di queste materie prime potrebbero favorire società come Glencore, South32, Rio Tinto, spiegano gli analisti di Jefferies.

TITOLI PIÙ ESPOSTI


Secondo Bank of America, l'escalation potrebbe spingere il prezzo del petrolio in rialzo in un range compreso tra 5 e 20 dollari al barile. La stessa BofA ha stilato una lista dei titoli europei più esposti sui mercati di Russia e Ucraina e che, quindi, potrebbero essere impattati maggiormente. La lista include TechnipFMC, Coca-Cola HBC, Inchcape, Mondi, Carlsberg, Epiroc, Recordati, Danone e Sandvik. Jefferies segnala, per lo stesso motivo, Bank od Georgia, Renault, Nokian Tyres, Carlsberg, Yandex, Polymetal, Mondi e Danone.
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