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La giornata sui mercati

Borse in positivo aspettando l'inflazione Usa

I listini del Vecchio Continente provano a rimbalzare, con gli investitori che attendono il dato sull’inflazione negli Stati Uniti. Oggi il presidente della Fed parla alla Commissione Banche del Senato Usa. Poco mosso il prezzo del petrolio

di Fabrizio Arnhold 11 Gennaio 2022 09:15
financialounge -  borse FED inflazione mercati petrolio

Le Borse europee aprono la giornata di contrattazioni in rialzo, dopo i cali di ieri. Gli investitori attendono il nuovo dato sull’inflazione negli Stati Uniti, che verrà diffuso domani. A Milano il Ftse Mib apre a +0,60%, il Dax di Francoforte a +0,98%, il Cac40 di Parigi a +1,10%, l’Ibex35 di Madrid a +0,26% e il Ftse 100 di Londra a +0,58%. La Borsa di Tokyo archivia la giornata in rosso, con l’indice Nikkei (-0,9%) rallentato dai timori per i nuovi casi di Omicron in Cina, con la terza città in lockdown.

ATTESA PER L’INFLAZIONE USA


L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è previsto per mercoledì, mentre giovedì toccherà ai dati relativi all’indice dei prezzi alla produzione. Spostando il focus sull’Europa, i prezzi al consumo hanno fatto registrato un netto aumento negli ultimi mesi. Venerdì scorso l’inflazione nella zona euro ha toccato un nuovo massimo storico a dicembre, sfiorando il 5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

IL GIORNO DELLA RICONFERMA DI POWELL


Oggi è in calendario l’audizione alla Commissione Banche del Senato Usa di Jerome Powell per la riconferma alla guida della Fed. La banca centrale Usa è pronta a utilizzare tutti gli strumenti per contrastare l’aumento dell’inflazione. Gli analisti, quindi, si aspettano indicazioni più “falco” da parte di Powell. Per la Bce, oggi parlerà la presidente Christine Lagarde, in occasione della cerimonia per il passaggio di consegne al vertice della Bundesbank.

IN RIALZO IL PETROLIO


Sul fronte valutario, il cambio euro-dollaro resta in area 1,1340 mentre il prezzo del greggio è in lieve aumento, con il Brent scadenza marzo che viene scambiato a 81,46 dollari al barile (+0,73%), mentre il Wti febbraio a 78,93 dollari al barile (+0,89%). Lo spread apre poco mosso a 136 punti base, con il rendimento del decennale italiano all'1,27% sul mercato secondario.
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