La giornata sui mercati

Borse positive con vendite Cina in frenata e aspettando la Federal Reserve

Piazza Affari parte in rialzo (+0,6%), con Bper Banca che scatta dopo l’offerta non vincolante a Carige. Sale l’attesa per le decisioni della Fed in politica monetaria attese per la serata di oggi

di Fabrizio Arnhold 15 Dicembre 2021 09:26
financialounge -  borse FED mercati Piazza Affari

Le Borse europee tentano la via del rialzo, dopo la sessione all’insegna della cautela di ieri, nonostante all’andamento incerto delle piazze asiatiche. A Milano il Ftse Mib ha aperto a +0,63%, il Dax di Francoforte a +0,34%, il Cac 40 di Parigi a +0,57%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,35% e il Ftse 100 a -0,15%. La Borsa di Tokyo archivia la seduta senza spunti, con l’indice Nikkei a +0,1%.

IN ATTESA DELLA FED


Tra gli investitori prevale la cautela, in attesa delle decisioni della Federal Reserve sulla politica monetaria, che dovrebbero essere rese note in serata in Italia. La banca centrale Usa aggiornerà le stime sull’economia, non dovrebbe ritoccare i tassi ma spingere sul tapering, ossia il piano di riduzione degli acquisti di asset.

INFLAZIONE SOTTO LA LENTE


L’aumento dei prezzi resta il fattore principale sui mercati. Nel Regno Unito l’inflazione è salita a novembre al 5,1% dal 4,2% del valore precedente su base annuale. A preoccupare gli investitori resta sullo sfondo la variante Omicron, con l’aumento di restrizioni anche sui viaggi tra i vari Paesi Ue nel periodo natalizio.

VENDITE AL DETTAGLIO CINESI DEBOLI


Sul fronte macro, la produzione industriale cinese è aumentata del 3,8% su base annuale a novembre, facendo meglio delle stime (+3,6%) e dopo un +3,5% nel mese precedente. Delude il dato sulle vendite al dettaglio (+3,9%) che hanno registrato un incremento più debole da agosto, al di sotto delle previsioni del mercato (+4,6%).

TENSIONE USA-CINA


Resta alta la tensione commerciale con gli Usa, dopo che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una legge per vietare le importazioni dalla regione cinese dello Xinjiang a causa delle preoccupazioni sul lavoro forzato. La Cina nega gli abusi nella regione che fornisce una buona parte dei materiali al mondo per la produzione di pannelli solari.

PETROLIO IN RIBASSO


In calo il prezzo del greggio, con i future del Wti scadenza gennaio in ribasso dell1,34% a 69,78 dollari al barile e quelli del Brent scadenza febbraio in calo dell’1,11% a 71,88 dollari. Sul fronte valutario, l’euro resta debole e viene scambiato a 1,127 dollari. Lo spread apre la giornata di scambi in rialzo a 131 punti base. Da seguire Bper (+4,9%) che scatta dopo l’offerta non vincolante per Carige, che non fa prezzo in avvio con un teorico +16% e Generali (+1%) che ha lanciato il piano al 2024.
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