Chieste le dimissioni

Il presidente della Consob Savona: ''Democrazia in crisi, viviamo in una dittatura''

La polemica è partita da un messaggio di Paolo Savona, che doveva restare privato, sulla vicenda della quotazione della Banca Popolare di Sondrio

di Antonio Cardarelli 13 Ottobre 2021 10:22

financialounge -  Banca Popolare di Sondrio Consob Paolo Savona
"Quando la qualità che tu invochi si disgiunge dalla quantità (il voto), la democrazia entra in crisi ed emergono i sintomi latenti della dittatura, come quella nella quale viviamo ai giorni nostri. Non credo di doverti spiegare il concetto". Sono le parole del presidente della Consob Paolo Savona, che torna nuovamente al centro delle polemiche per uno scambio di opinioni con Marco Vitale, promotore del Comitato per l'autonomia e l'indipendenza della Banca Popolare di Sondrio.

QUOTAZIONE DELLA BANCA POPOLARE DI SONDRIO


In realtà lo scambio di lettere doveva rimanere privato, ma per errore (per un certo periodo di tempo) la missiva è stata resa pubblica sul sito del comitato e la polemica è partita immediatamente. In ottemperanza della riforma Renzi del 2015, la banca si sta trasformando in spa. Ma un gruppo molto agguerrito di soci, tra cui Vitale, si è opposto con forza al passaggio.

LE PAROLE DI SAVONA


E il presidente Consob sembra sostenere questa battaglia per l'autonomia definendola "perfettamente legittima, ma temo che sarà il sasso nello stagno, perché è la manifestazione del fatto, contro cui ci battiamo da decenni, che l'essere umano e le sue istituzioni intermedie (Tocqueville) sono sempre pù preda degli organi collettivi delle democrazia, con conseguenze sui sistemi di libertà".

CHIESTE LE DIMISSIONI DI SAVONA


La polemica, nel frattempo, si è accesa arricchendosi della richiesta di dimissioni di Savona avanzata da Matteo Renzi: "Il presidente di una autorità della Repubblica italiana, che non è la repubblica delle banane, non dice quelle cose. Dire quello che lui ha detto sulla dittatura, mi porta a chiedere le dimissioni di Savona dalla Consob. È folle. Deve andare a casa stasera. È una ferita per le istituzioni italiane", ha detto Renzi. La replica di Savona è arrivata poco dopo: "La lettera privata rientra in uno scambio di idee che da lungo tempo intrattengo con l’illustre studioso (Vitale, ndr) Si tratta di idee liberali che sorprendono solo chi libero non è".

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