Asia
GAM Investments: cinque ragioni per investire nel credito asiatico
Amy Kam, Lead Manager del GAM Asian Income Bond Fund, vede a Est un’alternativa credibile all’High Yield occidentale
27 Ottobre 2020 18:00
Le prospettive sono positive per il mercato del credito asiatico in valuta forte, sostenuto dalla robusta ripresa in Cina, dalla massiccia presenza dell’Asia del Nord nella catena di distribuzione globale dell’elettronica di consumo, dalla crescente collaborazione economica regionale e dall’immenso potenziale di crescita dell’Asia. Per questo Amy Kam, Lead Manager del GAM Asian Income Bond Fund di GAM Investments ritiene che il credito asiatico costituisce un’alternativa credibile al segmento High Yield di Stati Uniti ed Europa.
L’esperta di GAM Investments spiega in un commento che il mercato obbligazionario asiatico è sempre più ampio e diversificato, con una base di investitori istituzionali fidelizzata e in crescita, fondamentali solidi e profili di liquidità robusti, tassi di insolvenza bassi e stabili. Un fattore importante, secondo Kam, è anche il fatto che questo mercato è sempre più “verde”, con un focus che si sta spostando velocemente sulle infrastrutture green e sulle fonti rinnovabili. In sintesi, per GAM Investments il mercato del credito in Asia ha tutti gli ingredienti per offrire agli investitori un reddito stabile ed elevato.
La prima delle motivazioni citate da Kam è la bassa correlazione con altri mercati sviluppati ed emergenti, in particolare per quanto riguarda Cina e India rispetto ai tassi core dei mercati sviluppati. Inoltre, il credito asiatico è un’asset class separata, sostenuta da investitori regionali e da capitali internazionali, con flussi di fondi diretti verso gli strumenti in valuta forte in aumento. Poi c’è la crescita più rapida, anche qui in particolare di Cina e India. L’Asia dovrebbe contribuire per il 50% alla crescita del Pil globale nei prossimi 10 anni e rappresenta oltre la metà del mercato delle obbligazioni societarie dei mercati emergenti in valuta forte.
Quindi GAM Investments cita i fondamentali robusti e solidi profili di liquidità, che riflettono l’aumentata qualità del credito in tutta la regione. Inoltre, i tassi di insolvenza in Asia negli ultimi dieci anni sono stati bassi e stabili, anche con l’impatto della pandemia. E poi c’è il fattore ‘green’: rispetto ad altre regioni, l’Asia conta meno sui carburanti fossili e non dipende dal rialzo dei prezzi del petrolio, mentre c’è volontà politica di spingere sulla sostenibilità, con sussidi e agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici ad esempio in Cina.
L’ultimo ma non certo trascurabile fattore positivo sono i rendimenti più elevati, con una volatilità più contenuta. L’esperta di GAM Investments spiega che in termini di duration e rating, Asia e Cina in particolare offrono un valore relativo migliore, che attira grandi fondi pensione dei mercati sviluppati. GAM Investments segnala anche interesse in aumento dei fondi sovrani del Medio Oriente in cerca di diversificazione, in un contesto di bassi prezzi del petrolio. In conclusione, GAM Investments ritiene che il credito in Asia abbia gli ingredienti giusti per soddisfare la domanda di rendimento e diversificazione.
MERCATO AMPIO E DIVERSIFICATO
L’esperta di GAM Investments spiega in un commento che il mercato obbligazionario asiatico è sempre più ampio e diversificato, con una base di investitori istituzionali fidelizzata e in crescita, fondamentali solidi e profili di liquidità robusti, tassi di insolvenza bassi e stabili. Un fattore importante, secondo Kam, è anche il fatto che questo mercato è sempre più “verde”, con un focus che si sta spostando velocemente sulle infrastrutture green e sulle fonti rinnovabili. In sintesi, per GAM Investments il mercato del credito in Asia ha tutti gli ingredienti per offrire agli investitori un reddito stabile ed elevato.
BASSA CORRELAZIONE
La prima delle motivazioni citate da Kam è la bassa correlazione con altri mercati sviluppati ed emergenti, in particolare per quanto riguarda Cina e India rispetto ai tassi core dei mercati sviluppati. Inoltre, il credito asiatico è un’asset class separata, sostenuta da investitori regionali e da capitali internazionali, con flussi di fondi diretti verso gli strumenti in valuta forte in aumento. Poi c’è la crescita più rapida, anche qui in particolare di Cina e India. L’Asia dovrebbe contribuire per il 50% alla crescita del Pil globale nei prossimi 10 anni e rappresenta oltre la metà del mercato delle obbligazioni societarie dei mercati emergenti in valuta forte.
SOLIDI PROFILI DI LIQUIDITÀ
Quindi GAM Investments cita i fondamentali robusti e solidi profili di liquidità, che riflettono l’aumentata qualità del credito in tutta la regione. Inoltre, i tassi di insolvenza in Asia negli ultimi dieci anni sono stati bassi e stabili, anche con l’impatto della pandemia. E poi c’è il fattore ‘green’: rispetto ad altre regioni, l’Asia conta meno sui carburanti fossili e non dipende dal rialzo dei prezzi del petrolio, mentre c’è volontà politica di spingere sulla sostenibilità, con sussidi e agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici ad esempio in Cina.
RENDIMENTI ELEVATI E VOLATILITÀ CONTENUTA
L’ultimo ma non certo trascurabile fattore positivo sono i rendimenti più elevati, con una volatilità più contenuta. L’esperta di GAM Investments spiega che in termini di duration e rating, Asia e Cina in particolare offrono un valore relativo migliore, che attira grandi fondi pensione dei mercati sviluppati. GAM Investments segnala anche interesse in aumento dei fondi sovrani del Medio Oriente in cerca di diversificazione, in un contesto di bassi prezzi del petrolio. In conclusione, GAM Investments ritiene che il credito in Asia abbia gli ingredienti giusti per soddisfare la domanda di rendimento e diversificazione.