Fiducia degli investitori, perché in Europa ad agosto è scesa

Dopo l’incremento della propensione al rischio registrato nel corso del mese di luglio, le rilevazioni per il mese di agosto fotografano un atteggiamento piuttosto prudente da parte degli investitori a livello internazionale.

E, non a caso, lo State Street Investor Confidence Index (ICI) relativo al mese di agosto 2017 risulta in calo di 2,1 punti, dai 108,9 di luglio ai 106,8 punti di agosto.

L’ICI index è calcolato anche a livello regionale e questo consente di constatare come il calo globale di agosto sia dovuto essenzialmente agli investitori del Vecchio Continente: l’indice ICI Europa ha infatti registrato un calo di 4,9 punti a 89,3 punti. Al contrario l’ICI Nord America è risultato stabile (-0,3 punti a quota 111,8 punti) mentre in Asia l’indice è salito di 3,3 punti raggiungendo la quota di 99,3. Va inoltre ricordato che il livello 100 dell’ICI index segna il discrimine tra propensione al rischio (per valori superiori a cento) e inclinazione alla prudenza (per valori inferiori a 100).

Secondo gli addetti ai lavori, che tengono comunque a segnalare come la data di rilevamento per l’elaborazione degli indici sia stata il 23 agosto e cioè precedente a quanto emerso al simposio di Jackson Hole, gli investitori europei hanno preferito adottare un approccio più prudente sia per gli effetti del rafforzamento dell’euro (che in prospettiva può ostacolare le esportazioni riducendo i margini aziendali) e sia per l’eventuale tapering sugli acquisti di asset da parte della Banca Centrale (che potrebbe provocare impatti negativi sui prezzi delle obbligazioni in euro): fattori che sembrano avere prevalso sulla crescita economica e degli utili europei superiori alle attese e sulla diminuzione del rischio politico che pure, a inizio anno, era invece particolarmente avvertito.