Le famiglie a più basso reddito spendono il 40% delle entrate in beni di lusso

Che i ricchi spendano la maggior parte dei loro redditi nei beni di lusso è piuttosto scontato. Ma forse non lo è altrettanto scoprire che anche i meno abbienti destinino un importo significativo in beni e servizi di lusso, almeno negli Stati Uniti.

Infatti, secondo un'analisi recentemente pubblicata da un importante istituto di credito tedesco che ha esaminato le abitudini di spesa tra il 1984 e il 2014, le famiglie americane più ricche (il primo 20 per cento dei lavoratori) spendono circa il 65% dei loro redditi in beni di lusso e il restante 35% nelle necessità primarie. Le famiglie a reddito medio non erano molto lontane da queste percentuali con un 50 per cento circa destinato ai beni di lusso.

Infine, e questa forse è la notizia più sorprendente, anche le famiglie a basso reddito (l’ultimo 20 per cento dei lavoratori in base alle retribuzioni) spendono il 40% nei beni e servizi di lusso. Lo studio ha stabilito che il reddito medio delle famiglie negli Stati Uniti è salito di recente a 59.361 dollari con il 20 per cento inferiore che si posiziona fino a 47.300 dollari e il 20 per cento superiore che si attesta a un livello pari o al di sopra di 134.300 dollari.

Certo leggendo nella relazione dello studio la classificazione dei beni di lusso e degli altri beni di prima necessità, possono sorgere alcuni dubbi: per esempio, mentre il fumo e l'acquisto di biglietti della lotteria sono classificati come necessità, mangiare da McDonald's è considerato un lusso per il semplice fatto che si tratta di un’abitudine che le famiglie incrementano a mano a mano che aumenta il proprio reddito. Resta tuttavia il fatto che uno studio approfondito sembrerebbe dimostrare che ‘il lusso’ è sempre meno un fenomeno riservato ad un’elite della popolazione.