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Azad Zangana

BCE, l’accelerazione della crescita non implica un annuncio sui tassi il 7 settembre

Il dato preliminare sulla crescita del PIL della zona euro nel secondo trimestre conferma l’accelerazione dell’economia ma la BCE osserverà euro e inflazione.

3 Agosto 2017 09:46
financialounge -  Azad Zangana BCE Eurozona Mario Draghi PIL quantitative easing Schroders

“È probabile che il presidente della BCE, Mario Draghi, eviti di annunciare durante l’incontro del prossimo 7 settembre cambiamenti relativi ai tassi di interesse, comunicando invece un’estensione del programma di QE per il 2018, sebbene riducendo ulteriormente gli acquisti mensili a 40 miliardi di euro al mese. Solo più tardi, il numero uno della Banca centrale europea, continuerà, sulla base di una nuova analisi sui progressi fatti, quello che è, a tutti gli effetti, un tapering” fa sapere Azad Zangana, Senior European Economist & Strategist di Schroders.

Una conclusione, la sua, frutto dell’analisi degli ultimi dati sulla stima preliminare del PIL dell’Eurozona del secondo trimestre (che segnala un’accelerazione della crescita, attestatasi allo 0,6% t/t rispetto allo 0,5% dei tre mesi precedenti) incrociata però con altri elementi che compongono il quadro complessivo a cui guarda la BCE.

Un quadro nel quale, pur mettendo in conto una revisione delle proprie stime su crescita e inflazione da parte della BCE durante l’incontro del 7 settembre, resta l’incognita inflazione che resta, secondo lo strategist, ancora motivo di preoccupazione.

“L’ultimo dato annuale, di luglio, mostra un’inflazione all’1,3%, inferiore al target della BCE. Ciò potrebbe suggerire che permane la necessità di supportare l’economia con misure di stimolo” spiega infatti Azad Zangana che indica poi un’altra preoccupazione che la BCE dovrà considerare: il recente apprezzamento dell’euro, che potrebbe far scendere l’inflazione nei prossimi trimestri e danneggiare potenzialmente la crescita delle esportazioni.

“In ogni caso, mentre la crescita globale sta ancora accelerando, la ripresa della domanda sottostante dovrebbe compensare in modo esaustivo, almeno nel breve termine, gli effetti valutari” conclude Azad Zangana.
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