Contatti

Argentina

Idee di investimento – Obbligazioni – 10 aprile 2017

10 Aprile 2017 09:34
financialounge -  Argentina brasile Fondi obbligazionari High Yield idee di investimento mercati emergenti Piani Individuali di Risparmio PIR sterlina
Sembrano affiorare numerosi ostacoli sulla strada della tanto conclamata reflazione: un contesto che rende le obbligazioni emergenti ad alto rendimento appetibili. Infatti, come si può leggere nell’articolo “La frenata della reflazione spinge i bond ad alto rendimento”, tra le opzioni possibili, il debito emergente evidenzia numerosi fattori a proprio vantaggio. Innanzitutto, dopo alcuni anni di rallentamento le economie emergenti stanno riprendendo quota. In secondo luogo le valute dei paesi in via di sviluppo restano ancora ben al di sotto dei loro picchi del 2013. In terzo luogo il rendimento offerto resta piuttosto allettante in confronto a quello dei paesi sviluppati e, ancora più in particolare, rispetto alle emissioni della zona euro. Per contro, meglio non esagerare nell’esposizione in portafoglio: in ottica di tre anni, un portafoglio obbligazionario ben diversificato non dovrebbe superare un 30% di esposizione sul debito emergente, con inoltre una ripartizione tra titoli in valuta locale (15%) e titoli in valuta forte (15%).

Peraltro, se si ipotizza che la crescita dei mercati emergenti si attesti ad un tasso doppio rispetto a quella dei paesi sviluppati, si deve constatare che l’inflazione dei paesi in via di sviluppo sta scendendo sotto i livelli di quella delle economie avanzate. “Un processo che rende i tassi di interesse reali (cioè al netto dell’inflazione) molto attraenti, soprattutto in confronto a quelli dei mercati sviluppati, e sta attirando capitali verso il debito emergente” specifica nell’articolo “Debito emergente, la strada verso la ripresa di un ciclo virtuoso sembra lunga” James Barrineau, Co-Head of Emerging Markets Debt Relative di Schroders. Per questa ragione le valute emergenti si stanno rafforzando e le rispettive banche centrali hanno spazio per tagliare i tassi di interesse. Inoltre, le riserve in valuta estera stanno aumentando, ponendo le basi per un miglioramento della qualità del credito. “Vista la gravità del crollo valutario che ha preceduto questo periodo, la strada verso la ripresa di un ciclo virtuoso sembra lunga” sostiene James Barrineau, ricordando come, tra il 2013 e il 2015, la performance cumulata dell’indice sulle valute locali ha perso il 29,6%, mentre il deprezzamento del valore nominale delle valute dell’indice, è stato in media del 50%. James Barrineau guarda con attenzione all’inflazione dal momento che i tassi reali su base comparativa (cioè rispetto a quelli del debito dei paesi sviluppati) continueranno a essere attraenti nei mercati emergenti durante il corso del ciclo di apprezzamento valutario. Il tutto, sottolinea James Barrineau, senza trascurare il progressivo miglioramento della qualità complessiva del credito emergente rispetto a quello dei mercati sviluppati.

Anche Maura Murphy, CFA e portfolio manager di Loomis, Sayles & Company (affiliata di Natixis Global Asset Management), vede opportunità nel debito emergente. Nell’articolo “Mercati 2017, le occasioni da selezionare in borsa e nel reddito fisso” la manager specifica quanto sia importante orientarsi sui titoli meno sensibili ai tassi dal momento che lo scenario previsto è quello di tassi di interesse e di inflazione tendenzialmente più alti. A questo proposito individua opportunità in Brasile e Argentina (due economie che hanno archiviato una profonda recessione e ora stanno ripartendo), nelle MLP (master limited partnership) del settore energetico, nelle obbligazioni high yield e nei dividendi connessi sempre al settore energia.

A proposito di high yield, nell’articolo “High yield, i quattro indizi che le candidano all’investimento”, ci sono i dettagli che sostengono la loro appetibilità grazie a quattro diversi aspetti. “Il fattore azionario, la durata, il potenziale di rendimento, e la selezione in base al rating. Sono questi i quattro indizi che rendono le obbligazioni high yield davvero attraenti in una fase come questa caratterizzata da tassi in graduale aumento” afferma Richard Lindquist, Gestore senior dei fondi obbligazionari high yield presso Morgan Stanley Investment Management (MSIM), che poi puntualizza: “Quando la Federal Reserve alza i tassi, sono le obbligazioni di qualità inferiore che tendono a conseguire le migliori performance tra gli strumenti a reddito fisso”.

Restando nell’ambito delle obbligazioni societarie, Chris Bowie, Portfolio manager di TwentyFour AM, una boutique di Vontobel, guarda con particolare interesse a quelle emesse in sterline inglesi. “Riteniamo che il mercato obbligazionario societario domestico del Regno Unito sia attualmente il più interessante a livello globale. Naturalmente vi sono dei rischi, così come vi sono rischi politici in Europa o rischi relativi ai tassi negli Stati Uniti per esempio” sostiene nell’articolo “Obbligazioni societarie, in sterline le più convenienti a livello globale” Chris Bowie, secondo il quale, però, molti dei rischi imputabili alla Brexit sono già incorporati nei prezzi, fornendo in tal modo alcune delle migliori opportunità di rendimento per gli investitori nel medio termine.

Infine, Per permettere di sfruttare tutte le potenzialità delle PMI italiane e, al contempo, beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa istitutiva dei PIR (piani individuali di risparmio), Amundi SGR ha ampliato la propria offerta di fondi comuni con due prodotti PIR compliant: Amundi Valore Italia PIR e Amundi Dividendo Italia. Il primo, come argomentato nei dettagli nell’articolo “PIR, due soluzioni per sfruttare tutte le potenzialità delle PMI italiane”, investe circa il 70% del patrimonio in obbligazioni e la restante parte in azioni (circa il 30%) e materie prime (in misura residuale).
Share:
Trending