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Consumatori cinesi, opportunità per le aziende globali più dinamiche

Le riforme adottate dal governo di Pechino orientate ad incrementare i consumi interni cominciano da dare i frutti che possono essere colti anche dalle aziende globali.

1 Marzo 2017 09:33
financialounge -  BlackRock cina debito mercati azionari protezionismo Richard Turnill

La Cina sta cominciando a raccogliere alcuni benefici dalle riforme che stanno aiutando a rafforzare la redditività dell’industria la cui domanda è alla base dei prezzi delle materie prime. Allo stesso modo gli esportatori cinesi restano sempre un acceleratore del rimbalzo del commercio mondiale.

“Il mercato azionario cinese è in continua evoluzione in parallelo al fenomeno che vede i consumi interni sostituire gradualmente gli investimenti e le esportazioni come principale motore di crescita” specifica Richard Turnill, Strategist Global Chief Investment di BlackRock, nel suo commento settimanale al mercato dal titolo, China’s economic rebound.

Il manager ricorda come le società attive nella cosiddetta ‘new economy’ specializzate in settori guidati dai consumi, come la tecnologia e i servizi, rappresentino ormai più di un quarto del mercato azionario onshore in Cina, e più della metà delle azioni H offshore (quotate a Hong Kong).

“Tuttavia, vediamo ancora opportunità selezionate in settori della cosiddetta ‘old economy’ (materiali, industriali e finanziari), in linea con i programmi focalizzati a ridurre l'eccesso di capacità e ad aumentare la redditività che potrebbero espandersi nei prossimi anni” puntualizza Richard Turnill, secondo il quale questo cambiamento del motore della crescita della Cina dovrebbe creare opportunità per le aziende globali più dinamiche, capaci cioè di attingere in un mercato di consumatori cinesi in espansione.

“La ripresa della crescita ciclica dovrebbe sostenere le azioni cinesi e dei mercati emergenti, sebbene preferiamo restare neutrali sul debito emergente soprattutto alla luce della recente robusta performance” sottolinea Richard Turnill, che, infine, indica anche due grandi rischi.

Il primo, a breve termine per la Cina è il protezionismo innescato dall’amministrazione Trump che potrebbe avere ripercussioni negative sul commercio globale. Il secondo rischio, è invece quello relativo al livello di debito della Cina: un problema che a breve termine no sembra preoccupare molto ma che potrebbe solo peggiorare nel medio lungo periodo se non si trovassero contromosse adeguate.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da BlackRock

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