Italia, ora è necessario evitare che le fonti rinnovabili diventino un problema

Nel nostro paese la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili si pone su percentuali record a livello mondiale. E questa è senz’altro una buona notizia. Ma forse non tutti sanno che le fonti rinnovabili rischiano di diventare in Italia un problema invece che una risorsa. Scopriamo insieme perché.

In Italia le percentuali di fonti di energia rinnovabile cosiddetta intermittene (in pratica l’eolico e il fotovoltaico) totalizzano il 14,5% del totale di mercato con il solo fotovoltaico che, con l’8%, rappresenta la produzione record a livello mondiale per produzione di energia da solare. Ma queste fonti intermittenti, come dice la parola, funzionano non in modo continuo mentre la domanda di energia prosegue per tutto l’arco della giornata, con una accelerazione tra le 17.00 e le 22.00.

In particolare nel pomeriggio intorno alle 18.00 avviene, in modo automatico, che il sistema di distribuzione di energia del nostro paese passi da un mix assortito (fonti di energia tradizionale e fonti rinnovabili) a uno nel quale le fonti rinnovabili (e in particolare quelle solari) sono sostituite da quelle termoelettriche.

Il problema è che queste ultime hanno bisogno di un certo tempo per riattivarsi ed entrare a pieno regime. In questo lasso di tempo (che dura ogni pomeriggio circa due ore) la fornitura di energia del nostro paese può essere a rischio perché un’avaria di una centrale potrebbe causare ripercussioni sull’intero sistema distributivo con conseguenze tutte da calcolare.

Secondo gli esperti del settore è necessario seguire questa transizione (da tecnologie prevalentemente tradizionali a tecnologie alternative) accelerando gli investimenti (per esempio nelle batterie di emergenza in allestimento lungo le linee di alta tensione del circuito di distribuzione nazionale) e stimolando le tante eccellenze della nostra industria energetica al fine di realizzare un’integrazione sempre più efficiente.