Healthcare, i flussi di cassa dai biofarmaci sostengono i dividendi

Gli Stati Uniti sono leader globali nello sviluppo dei farmaci biotecnologici (i cosiddetti biofarmaci) e vantano la maggior parte delle più grandi società al mondo che li producono. Si tratta di aziende che stanno mettendo a punto terapie che contribuiscono a combattere la guerra contro il cancro.

“Dato che le barriere d'ingresso sono molto elevate in questo campo, un biofarmaco di successo rappresenta una fonte insolitamente sicura di ricavi ricorrenti a lungo termine per il suo produttore e in alcuni casi questi flussi di cassa vengono utilizzati per remunerare gli investitori sotto forma di dividendi” tiene a precisare Hilda Applbaum, Gestore di portafoglio di Capital Group, secondo la quale alla base di questa supremazia ci sono gli investimenti.

Basti pensare che nel 2015, le società americane del comparto biofarmaceutico hanno speso circa 33 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, facendo la parte del leone sui 51 miliardi dell'intera industria farmaceutica.

“Gli ingenti investimenti in R&D (ricerca e sviluppo) delle società biofarmaceutiche hanno consentito loro di aumentare il proprio contributo al buon andamento dell'economia statunitense, diventando nel contempo leader mondiali nello sviluppo di nuovi trattamenti terapeutici” puntualizza Hilda Applbaum. La spesa in R&D ha infatti permesso di realizzare un'ampia gamma di biofarmaci che possono rallentare la progressione di una malattia o, in alcuni casi, curare direttamente la patologia.