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Smartphone 2016, la fine della grande bonanza

14 Giugno 2016 09:05
financialounge -  buyback cina india smartphone
La corsa sfrenata della crescita a due cifre degli smartphone è arrivata al capolinea nel 2016.

Almeno secondo le stime di due società specializzate in ricerche di mercato, Gartner e IDC, che prevedono che quest’anno le vendite rallenteranno a un ritmo tra il 3 e il 7%. Solo sei anni fa crescevano di oltre il 70%. La spiegazione? È molto semplice, come scrive Daniel Howley su Yahoo Finance: in giro per il mondo ci sono troppi smartphone, e i nuovi modelli non rappresentano un incentivo a cambiare perché somigliano troppo ai vecchi. La penetrazione in Nord America, Europa, Giappone e sui mercati più maturi dell’Asia-Pacifico ormai è al 90%, secondo le stime di Gartner.

E la Cina, su cui erano riposte le speranze dei produttori, registra vendite piatte nel 2015 con previsioni di scarsa crescita nei prossimi 5 anni. L’unica grande area che promette un’importante crescita futura è l’India, ma da sola non basta a tirare su le vendite globali di smartphone.

Alla luce di tutto questo, i grandi produttori come Apple, AT&T, Sprint e T-Mobile stanno ricorrendo a programmi di buy back (riacquisto di azioni proprie), dopo un anno lo smartphone viene sostituito con il nuovo modello in automatico. Ma solo una svolta radicale nelle funzioni, nel design o in tutti e due potrebbe invertire il trend in declino, secondo gli esperti.
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