Asia
Fiducia degli investitori, in rialzo in Asia e negli USA ma in calo in Europa
26 Febbraio 2016 09:21
La fiducia degli investitori risulta in calo a febbraio, ma non in modo omogeneo nelle tre principali aree geografiche. Infatti se l’indice di fiducia degli investitori, lo State Street Investor Index (ICI), è arretrato di 2,2 punti attestandosi a quota 106,5 punti, l’indice relativo all’Europa registra una brusca correzione mensile (dal 103,4 di gennaio al 90,2 di febbraio), mentre l’ICI index del Nord America si è leggermente apprezzato (dalla quota di 108,9 punti di gennaio all’attuale 109,3) mentre in Asia si è impennato di 9,2 punti portandosi a 111,9 punti.
Secondo gli analisti la caduta di 13,2 punti nella fiducia degli investitori europei, che è stata la più pronunciata negli ultimi 16 mesi, mette in evidenza la necessità urgente di misure di politica supplementari nella regione dal momento che le preoccupazioni bancarie e creditizie stanno facendo pressione sui mercati e sull’umore degli investitori portando ad un calo della fiducia europea. A questo punto tutti gli occhi saranno puntati sulla BCE e sulle Federal Reserve americana: le rispettive riunioni di marzo avranno implicazioni significative sulle principali preoccupazioni che stanno attanagliando le scelte degli investitori.
Tornando all’’indice di fiducia di State Street, va ricordato che è stato sviluppato da Kenneth Froot e Paul O'Connell e consente di tracciare la tendenza della fiducia degli investitori e la loro propensione al rischio in modo quantitativo analizzando l'acquisto e la vendita effettiva da parte di investitori istituzionali. L'indice assegna un significato preciso alle variazioni degli investitori la propensione al rischio. Una lettura di 100 è neutrale: è il livello al quale gli investitori non sono né in aumento né in diminuzione rispetto alle loro allocazioni a lungo termine per le attività rischiose. L'indice si differenzia da misure di indagine basata in quanto si basa su negoziazioni effettive degli investitori istituzionali e non su semplici opinioni.
Secondo gli analisti la caduta di 13,2 punti nella fiducia degli investitori europei, che è stata la più pronunciata negli ultimi 16 mesi, mette in evidenza la necessità urgente di misure di politica supplementari nella regione dal momento che le preoccupazioni bancarie e creditizie stanno facendo pressione sui mercati e sull’umore degli investitori portando ad un calo della fiducia europea. A questo punto tutti gli occhi saranno puntati sulla BCE e sulle Federal Reserve americana: le rispettive riunioni di marzo avranno implicazioni significative sulle principali preoccupazioni che stanno attanagliando le scelte degli investitori.
Tornando all’’indice di fiducia di State Street, va ricordato che è stato sviluppato da Kenneth Froot e Paul O'Connell e consente di tracciare la tendenza della fiducia degli investitori e la loro propensione al rischio in modo quantitativo analizzando l'acquisto e la vendita effettiva da parte di investitori istituzionali. L'indice assegna un significato preciso alle variazioni degli investitori la propensione al rischio. Una lettura di 100 è neutrale: è il livello al quale gli investitori non sono né in aumento né in diminuzione rispetto alle loro allocazioni a lungo termine per le attività rischiose. L'indice si differenzia da misure di indagine basata in quanto si basa su negoziazioni effettive degli investitori istituzionali e non su semplici opinioni.
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