ETP

ETP, i flussi di dicembre portano al record annuale di sempre

20 Gennaio 2016 10:19
financialounge -  ETP mercati azionari mercati obbligazionari
Un mese record (52 miliardi di dollari di raccolta netta) contribuisce a far registrare al 2015 il record assoluto annuale per il mercato degli ETP (l’insieme aggregato di ETF, ETC e ETN) a livello globale a quota 350,9 miliardi, il 6,1% in più rispetto ai 330,6 miliardi raccolti nel 2014.

Scomponendo i flussi per tipologia macro di prodotto, si nota che gli ETP a indirizzo azionario hanno raccolto nell’anno 246 miliardi, frutto però di un saldo positivo per 272,6 miliardi per gli azionari dei paesi sviluppati e uno negativo (per 26,6 miliardi) relativo agli ETP azionari emerging markets. In ambito obbligazionario, il bilancio complessivo annuo ammonta a +93,5 miliardi, con i quattro sotto settori tutti in attivo: dagli ETP obbligazionari governativi (17,7 miliardi) agli ETP obbligazionari corporate bond investment grade (24,3 miliardi), dagli ETP high yield 8,6 miliardi) agli ETP altre specializzazioni (42,9 miliardi). Chiudono l’elenco delle tipologie macro, gli etp specializzati sulle commodity che hanno totalizzato 11,4 miliardi di dollari di raccolta netta annua.

È interessante constatare come, nonostante l’ottimo dato mensile (26,2 miliardi), la raccolta netta annua a favore degli ETP azionari USA si sia fermata a 72,5 miliardi, al di sotto di quella che ha invece premiato gli ETP azionari Europa (77,9 miliardi): molto buona pure la raccolta annua degli ETP azionari Asia Pacifico (54,2 miliardi) e quella relativa agli ETP azionari globali (66 miliardi). Secondo gli addetti ai lavori, sebbene le scelte degli investitori nel corso del 2016 siano state inevitabilmente influenzate dagli alti e bassi dei mercati (in particolare dalle turbolenze dei mercati cinesi tra agosto e settembre), i flussi annuali hanno premiato le asset class azionarie ritenute più sottovalutate (Europa e Asia): un trend che potrebbe proseguire anche quest’anno, almeno per i primi mesi.

In ambito obbligazionario, invece, emerge che le preoccupazioni relative ai possibili impatti del crollo dei prezzi del petrolio su diversi emittenti high yield USA, ha alimentato i disinvestimenti in questa asset class a dicembre (-1,6 miliardi), sebbene il bilancio di tutto il 2015 resti ampiamente in territorio positivo (8,6 miliardi).
Share:
Trending