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Bail in, ecco tutte le regole del gioco

7 Gennaio 2016 11:16
financialounge -  bail in settore bancario
Una vera e propria rivoluzione. Possono essere definite così le regole relative ai salvataggi bancari in vigore dal 1 gennaio di quest’anno. Le nuove norme, che nel loro insieme sono state definite bail in (garanzia interna) vanno a sostituire quelle in atto finora che sono state ribattezzate bail out (garanzia esterna). Ma cosa cambia, in concreto, per i risparmiatori?

Fino al 31 dicembre scorso, nel caso in cui si fosse verificato un dissesto bancario e un istituto di credito falliva, lo stato interveniva per evitare che il contraccolpo facesse sentire i suoi effetti sull’intero sistema creditizio: si utilizzavano i soldi dei contribuenti per fornire le risorse necessarie per proseguire l’attività economica della banca. A pagare erano quindi, oltre ai contribuenti, gli azionisti della banca che vedevano azzerato il valore del capitale sociale e quindi delle azioni in loro possesso. Con il bail in (o, per essere precisi, con la nuova normativa europea Bank Recovery and Resolutin Directive _BRRD), invece, lo stato non può più intervenire e se ne faranno carico i Fondi nazionali costituiti ad hoc in attesa che il Fondo europeo previsto raggiungerà la piena operatività (prevista nel giro di 10 anni con una dote di 70 miliardi di euro). Ma in caso di dissesto, potranno essere chiamati ad intervenire non soltanto gli azionisti della banca, ma anche i sottoscrittori di obbligazioni subordinate.

In seconda battuta, se non bastasse, potrebbero essere coinvolti anche i titolari di obbligazioni senior (quelle classiche che hanno la massima garanzia) e i correntisti con un deposito superiore ai 100 mila euro. A questo proposito la norma stabilisce che nel caso di un conto corrente o deposito bancario cointestato la soglia dei 100 mila euro è pro-capite e quindi il valore deve superare i 200 mila euro (100 mila euro per ogni intestatario del conto).

Non rientrano invece tutti gli strumenti finanziari e le diverse tipologie di investimenti che non fanno parte degli attivi della banca come le cassette di sicurezza, i titoli detenuti sul conto titoli e le gestioni patrimoniali.
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