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ETP, a ottobre afflussi sull'azionario USA e riscatti nei Treasury

10 Novembre 2015 11:11
financialounge -  corporate bond ETP High Yield materie prime treasury USA
Nel mese di ottobre i flussi principali degli ETP (l’aggregato di ETF, ETC e ETN) si sono diretti soprattutto verso i prodotti azionari USA e sugli obbligazionari specializzati sui corporate bond e sugli high yield: in rosso, in particolare, sono finiti gli ETP che investono prevalentemente sui Titoli di stato americani. Sono queste le principali evidenze del mercato etp nel decimo mese dell’anno che, nel suo insieme, ha registrato 36,2 miliardi di dollari di raccolta a livello globale portando a 271 miliardi di dollari il controvalore della raccolta netta da inizio anno, cioè il +13,4% rispetto ai rispetto ai 239 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2014. Le preferenze degli investitori si sono ripartite tra gli ETP azionari (20,2 miliardi di dollari) e ETF obbligazionari (14,7 miliardi).

All’interno degli ETP azionari, quelli orientati sugli USA hanno fatto la parte del leone nel mese con 10,3 miliardi di raccolta, seguiti dagli azionari Europa (3,1 miliardi) e dagli azionari globali internazionali (2,4 miliardi): da segnalare il ritorno alla raccolta netta positiva nel mese pure per gli azionari Paesi emergenti (4,6 miliardi), sebbene non sufficiente a raddrizzare il saldo totale da inizio anno che infatti resta abbondantemente in rosso (-25 miliardi). Nell’ambito degli ETP a reddito fisso, invece, sottoscrizioni robuste nel mese per quanto riguarda gli high yield (6,1 miliardi), i corporate bond investment grade (4,4 miliardi), i governativi internazionali (1,3 miliardi) e i globali internazionali (2 miliardi): deflussi mensili invece per gli ETP governativi USA (-1,2 miliardi).

Da segnalare infine, un saldo positivo in ottobre anche per gli ETP specializzati sulle materie prime (1,2 miliardi), trainati dai prodotti focalizzati sull’energia (800 milioni) e sull’oro (300 milioni). Secondo gli analisti, gran parte dei flussi mensili (in particolare quelli su high yield, corporate bond e azionari paesi emergenti), sono riconducibili al ritorno della propensione al rischio da parte di diversi investitoti dopo la decisione, in settembre, da parte della Fed di mantenere inalterati i tassi di interesse USA.
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