Contatti

cina

Idee di Investimento – Azioni – 09 novembre 2015

9 Novembre 2015 10:55
financialounge -  cina Europa FF Global Demographics Fund finanza comportamentale idee di investimento innovazione invecchiamento mercati azionari sicurezza telecomunicazioni
Il Premier cinese Li Keqiang ha indicato un tasso di crescita medio annuo del 6,53% come il livello necessario per costruire una società moderatamente prospera, attraverso il raddoppio del reddito pro capite del 2010 entro il 2020. Come è stato specificato nell’articolo “Cina, un percorso di crescita più sostenibile”, tra le sfide da affrontare e i fattori da sfruttare per conseguire questi ambiziosi obiettivi, figurano la sfida demografica e l’innovazione. Dopo 35 anni, la politica del figlio unico è stata abbandonata e verrà permesso a tutte le famiglie cinesi di avere due bambini. Il governo di Pechino, inoltre, prevede di riformare ulteriormente il sistema pensionistico e di espandere la copertura assicurativa a livello nazionale. Per quanto il cambiamento demografico sia un processo molto lungo, l’ostacolo della bassa crescita della forza lavoro, potrebbe in tal modo non scaricare tutti i suoi effetti negativi nei prossimi decenni.

Restando in tema, nell’articolo I segreti del successo del fondo azionario globale “demografico”, è stato spiegato come i cambiamenti demografici influenzino direttamente e in modo costante il nostro stile di vita, le nostre esigenze e i consumi, sostenendo così i profitti delle società che operano in questi settori. “Investire nel FF Global Demographics Fund, fondo azionario globale gestito da Fidelity Worldwide Investment, consente agli investitori di esporsi in uno dei più importanti temi globali del nostro tempo. Riteniamo che il fondo abbia caratteristiche uniche e, inoltre, offra buone prospettive di crescita con una volatilità controllata. Investire in questo megatrend di crescita propone certezze perché possiamo constatare come la demografia, lo studio dell’evoluzione della popolazione nel corso del tempo, sia in grado di cambiare l’aspetto del nostro mondo in modo significativo nel corso della nostra vita, in termini di società, di fare impresa e nel settore degli investimenti” commenta Hilary Natoff (specialista nell’healthcare) che, insieme a Aneta Wynimko (esperta nel settore dei beni di consumo), gestisce il fondo il cui orizzonte temporale consigliato è di medio lungo termine.

Non è però sufficiente chiedere ai risparmiatori di rimanere investiti sul lungo periodo: gli individui devono assumere sempre più una prospettiva razionale agli investimenti che miri a raggiungere obiettivi ben definiti, piuttosto che rincorrere i mercati. “La chiave per poter gestire meglio le trappole comportamentali sta nel fare un check periodico del proprio portafoglio per valutare insieme al proprio consulente eventuali aggiustamenti. Un controllo continuo e disciplinato degli investimenti scelti, unito a un approccio sistematico e razionale può aiutare a mantenere il livello di rischio del portafoglio in linea con il profilo dell’investitore, aiutandolo a rimanere coerente con il proprio piano finanziario e a raggiungere i propri obiettivi di lungo periodo” puntualizza nell’articolo “Obiettivi ben definiti evitando di rincorrere i mercati”, Antonio Bottillo, Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management. In tale contesto, i professionisti della consulenza rivestono un ruolo cruciale nel guidare gli investitori attraverso le complessità dei mercati e nell’aiutarli verso una chiara pianificazione finanziaria. I promotori, i consulenti finanziari e i private banker devono aiutare sempre più i clienti ad affrontare e gestire le loro emozioni, cercando di educarli alle fluttuazioni dei mercati e aiutandoli ad evitare le trappole comportamentali.

Trappole che potrebbero scattare quando gli alti e bassi dei mercati si ripetono a distanza ravvicinata con ampie fluttuazioni dei prezzi, proprio com’è accaduto tra luglio e ottobre. Nonostante queste «montagne russe», l’azionario Europa non sembra affatto aver esaurito tutte le potenzialità a patto, però, di essere attenti alle evoluzioni dell’economia e selettivi nelle scelte settoriali. “Viste le incertezze microeconomiche derivanti dai recenti profit warning (allarme utili e fatturato) nei settori industriale e delle materie prime, preferiamo mantenere un orientamento prudente e un posizionamento neutrale sui mercati azionari europei” fa sapere, nell’articolo “Azionario Europa, ottobre non ha esaurito tutte le potenzialità”, la Divisione European Equity di Natixis Asset Management che preferisce sovrappesare in portafoglio i titoli dei settori materiali da costruzione, e telecomunicazioni (per il rendimento e il processo di consolidamento) e i settori sanitario e farmaceutico. “Siamo neutrali su petrolio, beni di consumo durevoli (con un posizionamento lievemente attivo sul lusso), beni di consumo non durevoli, titoli finanziari (con un sovrappeso dell’immobiliare) e tecnologia (con posizioni attive su software e servizi)” rivela la Divisione che, al contrario, sottopesa i beni industriali (ad eccezione dell’aerospaziale e della difesa), il settore minerario (salvo il rame) e le utility.

La view positiva sul settore farmaceutico è condivisa dal team Non-Directional Equity di GAM. “Il portafoglio rimane posizionato long (rialzista) sui titoli con una grande visibilità sugli utili, che troviamo soprattutto tra i ciclici e gli healthcare, così come anche tra le banche ed il settore dei beni di consumo di base” fanno sapere nell’articolo “Trimestrali, la visibilità degli utili premia ciclici ed healthcare”, Gianmarco Mondani, Roberto Cantaluppi e Paolo Longinotti, del team Non-Directional Equity di GAM che, al contrario, preferiscono assumere una posizione short (ribassista) sui titoli con fondamentali in deterioramento, soprattutto tra industriali a livello globale e servizi ciclici. Nello scorso trimestre, i manager rivelano poi di aver liquidato le posizioni rialziste (long) sul settore dei media dopo aver osservato alcuni trend allarmanti nello spazio pubblicitario americano, che potrebbero delinearsi anche nel Vecchio Continente. I tre gestori hanno inoltre ridotto l’esposizione rialzista (long) sulla tecnologia a seguito dell’indebolimento del ciclo dei semiconduttori e delle valutazioni che, in alcuni casi, risultano ora piuttosto care. “Abbiamo infine azzerato il nostro posizionamento ribassista (short) sulle assicurazioni, che nel frattempo hanno conquistato valutazioni piuttosto convincenti , e nelle utility: qui abbiamo riscontrato interessanti opportunità in specifiche aziende aeroportuali e in alcuni operatori autostradali” concludono i tre manager.

Infine, restando in tema di idee d’investimento settoriali, si segnala un vero e proprio megatrend: la security. Tutto quanto può riguardare la sicurezza fisica e informatica, la protezione e il controllo, e anche l’ottimizzazione del monitoraggio delle performance e la gestione da remoto: la security, nel suo insieme, sembra avere delle importanti potenzialità soprattutto a medio lungo termine e, proprio per questo, rientra a pieno titolo tra i megatrend. Per gli investitori Pictet Asset management mette a disposizione un comparto specializzato, il Pictet Security. “L’universo d’investimento di questo fondo è composto da circa 230 società ubicate in tutto il mondo, principalmente in Nord America. Le aziende operano nei segmenti della sicurezza virtuale (informatica), della sicurezza fisica (industriale) o dei servizi di sicurezza. Il comparto è inoltre focalizzato sui player di nicchia caratterizzati da forte crescita: circa il 70% di questi titoli è costituito da società a piccola e media capitalizzazione, poco seguite dagli analisti, che operano in varie aree della sicurezza, utilizzando tecnologie che forniscono soluzioni all’avanguardia per la protezione dalle minacce indesiderate” spiega nell’articolo “Sicurezza, un megatrend ancora tutto da scoprire”, Manuel Noia di Pictet AM.
Share:
Trending