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Azionario Europa, ottobre non ha esaurito tutte le potenzialità

4 Novembre 2015 11:07
financialounge -  consumi Europa mercati azionari Natixis Investment Managers settore farmaceutico settore sanitario telecomunicazioni
Sarà stato il fisiologico recupero alla esagerata correzione dei mercati in estate scatenata dalle preoccupazioni sul rallentamento cinese. Oppure perché la liquidità è tornata a privilegiare le asset class più rischiose dal momento che l’obbligazionario ha registrato nuovi tassi ai minimi storici (come, solo per citare un esempio, i tassi a cui sono stati assegnati i BTP nelle ultime aste di ottobre). Resta il fatto che l’azionario Europa ad ottobre ha messo a segno performance da incorniciare: dal +8,6% dell’Eurotop 100 al 10,2% dell’Eurostoxx 50. Nonostante questi rendimenti importanti, l’azionario Europa non sembra affatto aver esaurito tutte le potenzialità a patto, però, di essere attenti alle evoluzioni dell’economia e selettivi nelle scelte settoriali.

Osservando più da vicino l’economia dell’Area Euro si scorge una dinamica più solida grazie al ritrovato flusso della spesa dei consumatori che beneficiano anche del ribasso dei prezzi del petrolio. Da tenere sotto controllo, poi, la rapida progressione degli ordini di beni strumentali, che dovrebbe condurre a un aumento significativo degli investimenti: senza questo indispensabile apporto la crescita della zona sarà intorno all’1,5% ma senza alcuna accelerazione. Uno scenario che rende prudente, ma attiva, la Divisione European Equity di Natixis Asset Management.

“Viste le incertezze microeconomiche derivanti dai recenti profit warning (allarme utili e fatturato) nei settori industriale e delle materie prime, preferiamo mantenere un orientamento prudente e un posizionamento neutrale sui mercati azionari europei” fanno sapere infatti gli esperti della Divisione che preferiscono sovrappesare in portafoglio i titoli dei settori materiali da costruzione, e telecomunicazioni (per il rendimento e il processo di consolidamento) e i settori sanitario e farmaceutico. “Siamo neutrali su petrolio, beni di consumo durevoli (con un posizionamento lievemente attivo sul lusso), beni di consumo non durevoli, titoli finanziari (con un sovrappeso dell’immobiliare) e tecnologia (con posizioni attive su software e servizi)” rivela la Divisione che, al contrario, sottopesa i beni industriali (ad eccezione dell’aerospaziale e della difesa), il settore minerario (salvo il rame) e le utility.

Per quanto riguarda invece i rischi che potrebbero ostacolare il trend positivo dell’azionario Europa, secondo la Divisione European Equity di Natixis AM questi sono da ricercare soprattutto nelle incertezze sull’evoluzione delle politiche monetarie (rialzo dei tassi della Fed, decisioni della BCE sul QE dopo settembre 2016, mosse della Bank of Japan e della banca centrale cinese) e le incertezze macroeconomiche in Cina. Da non trascurare neppure l’evoluzione della situazione economica in Grecia e, soprattutto, l’importante andamento del cambio euro – dollaro USA.
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