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La sofferenza degli emergenti è la terza ondata della crisi

13 Ottobre 2015 16:35
financialounge -  commodities crisi crisi europa mercati emergenti settore immobiliare
Quella che sta colpendo i mercati emergenti non è una correzione, ma la terza ondata della grande crisi finanziaria. Almeno questo è quanto sostiene in una nota, ripresa anche dalla grande stampa finanziaria, la più grande banca d’affari: Goldman Sachs.

Secondo la casa d’investimento americana, l’aumentata incertezza sulle ricadute della debolezza delle economie emergenti, il calo dei prezzi delle commodity e tassi di interesse USA potenzialmente più alti stanno sollevando nuove preoccupazioni sulla sostenibilità dei prezzi degli asset, segnalando una nuova ondata della Crisi Finanziaria Globale.

La terza ondata, quella dei mercati emergenti che coincide con il collasso dei prezzi delle commodity, segue la prima, contraddistinta dal crollo dell’immobiliare USA, e la seconda, quella del debito europeo che era seguita. I timori legati al primo rialzo dei tassi di interesse americani in nove anni ha fatto scattare una fuga di fondi dai mercati emergenti, inclusa l’Asia, anche se molti analisti si aspettano che la Fed si astenga fino al prossimo anno.
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