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Convertibili, lo strumento che incorpora sia la difesa che l’attacco

23 Settembre 2015 09:36
financialounge -  convertibili mercati obbligazionari Nicolas Delrue UBP
Nicolas Delrue, Investment Specialist Convertible Bonds di Union Bancaire Privée (UBP), ne è convinto: l’attuale fase rappresenta un’occasione interessante per investire nelle convertibili.

“A nostro avviso, oggi l’outlook è favorevole per le convertibili: nonostante il rallentamento della stagione estiva, l’attività primaria nel mercato globale resta dinamica e di supporto, sia in termini di diversificazione sia di valutazione. Inoltre, la recente correzione ha creato forte opportunità in termini di pricing. Oggi, il livello di volatilità implicito nelle convertibili è o leggermente inferiore o in linea con le medie storiche, in tutti i principali mercati. Riteniamo che la combinazione di questi elementi renda l’attuale fase un punto di ingresso interessante per le convertibili” spiega il gestore che ricorda come, finora da inizio, le convertibili siano riuscite, sia a livello europeo che globale, a offrire un buon livello di rischio/rendimento ai sottoscrittori: “Da inizio anno al 15 settembre, l’indice Thomsong Reuters Global Convertible Bond (euro hedged) è in rialzo dell’1,9% mentre, nello stesso periodo, l’indice MSCI World Daily TR (euro hedged) perde l’1,5%: le convertibili globali hanno quindi sovraperformato l’azionario globale del 3,4%. Non solo. Questa performance nettamente migliore è stata raggiunta con circa la metà della volatilità dell’azionario dal momento che la volatilità annualizzata dell’indice Thomson Reuters Global CB è del 7% contro il 13% dell’MSCI World” puntualizza il manager.

Le obbligazioni convertibili non sono state certo risparmiate dall’ondata di vendite scatenatesi da agosto sui mercati finanziari ma hanno comunque dato prova della propria capacità di resistenza rispetto all’azionario, in un contesto di mercato problematico. Le convertibili hanno infatti confermato la propria capacità di catturare una grande parte dei rialzi dei listini azionari, riducendo significativamente l’impatto negativo delle fasi di ribasso, grazie al loro profilo duale: l’opzione inclusa nel bond, che permette di partecipare ai rialzi; il floor obbligazionario, che funge da cuscinetto di sicurezza quando il trend si inverte. “Nel lungo termine, questo profilo delle convertibili ha permesso loro di avere un buon profilo di ritorno aggiustato per il rischio, relativamente all’azionario: ritorni simili o più alti, con livelli di volatilità comunque più bassi” conclude Nicolas Delrue.
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