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Fondi previdenziali, il volano del credito d'imposta

21 Agosto 2015 10:47
financialounge -  fondi pensione mercato del credito
L’importo dell’incentivo deliberato dal governo italiano è poco più che simbolico: basti pensare che, a fronte dei tre miliardi di euro preventivati circa un anno fa (quando cominciarono a circolare le prime ipotesi) si è arrivati a mettere a disposizione non più di 80 milioni di euro. Tuttavia il segnale è importante: il nostro paese vuole incentivare l’ampliamento delle tipologie di asset di investimento a disposizione dei fondi pensione e delle casse previdenziali privatizzate.

Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicato lo scorso 30 luglio in Gazzetta Ufficiale stabilisce le condizioni in base alle quali i fondi pensione e le casse di previdenza privatizzate hanno diritto a ricevere il credito di imposta in funzione di specifici investimenti. L’universo di questi investimenti che consentono di usufruire del credito statale è piuttosto ampio: dal turismo alle telecomunicazioni, dalle reti digitali alle strade, dalle ferrovie ai porti, dalla cultura all’ambiente, dall’energia alla sanità, dagli aeroporti agli immobili pubblici.

Le prospettive, a questo punto, sono piuttosto promettenti non tanto a breve termine quanto piuttosto a medio e lungo termine. I fondi pensione e le casse di previdenza privatizzate hanno infatti l’esigenza di allargare l’orizzonte temporale di investimento dei mandati di gestione (che, attualmente, in genere, oscilla tra i 3 e i 4 anni) per puntare a rendimenti più generosi di quelli che offre oggi il mercato obbligazionario in euro (di cui i loro portafogli sono in gran parte investiti).

Inoltre, gli addetti ai lavori confidano in un effetto domino: se il nostro paese crede sul proprio futuro è più probabile che anche gli investitori internazionali ci credano, aumentando gradualmente nel tempo la loro esposizione verso gli asset italiani.
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