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International Editor's Picks - 3 agosto 2015
3 Agosto 2015 15:11
Uber supera i record
Uber ha appena chiuso un altro round di equity che ne porta il valore, sulla carta, a oltre $50 miliardi. Lo riporta il Wall Street Journal notando che la start up della sharing economy che sta rivoluzionando la mobilità globale, è l’unica, dopo Facebook, ad aver raggiunto quota 50 prima di arrivare in Borsa. Ma, a differenza di Uber, Facebook ci aveva messo molto più tempo: otto anni contro i cinque di Uber. Oggi Facebook, che è quotata in Borsa, di miliardi ne vale 260, e sono soldi veri non più teorici. Secondo quanto riportato dal Journal all’ultimo round di Uber hanno partecipato Microsoft e Bennett and Coleman.
Cina batte USA
Questa volta non si parla di Pil, ma di gelato! Secondo i nuovi dati resi noti da Fox Business, infatti, il mercato cinese del gelato è diventato il primo al mondo, sorpassando quello americano, da sempre il numero uno. L’ha rivelato la società londinese specializzata Mintel, secondo cui tra il 2008 e il 2014 la spesa dei cinesi per l’acquisto di gelati è cresciuta del 90% raggiungendo gli 11,4 miliardi di dollari. Nello stesso periodo gli americani non hanno certo smesso di mangiare gelati, ma l’aumento è stato solo del 15 % fermandosi a 11,2 miliardi di dollari.
Twitter non sa più chi è
La start-up che non riesce a diventare grande, ha un problema esistenziale. Almeno così la pensa il Financial Times dopo che il nuovo chief executive ad interim, Jack Dorsey, ha detto ai suoi più stretti collaboratori che la prima cosa da fare per risollevare l’azienda (e il titolo) è ridefinire Twitter. Il problema che le risposte non convergono. C’è chi dice che è una piattaforma media, che offre i contenuti riguardanti celebrità e grandi eventi. Per altri invece è una community in cui ciascuno può chattare con chiunque altro con pari dignità. E allora Dorsey ha deciso di chiederlo direttamente agli utenti con l'hashtag #DescribeTwitterin3words, descrivete Twitter in tre parole.
Funzionerà? Il titolo per ora non segnala cambi di direzione.
Uber ha appena chiuso un altro round di equity che ne porta il valore, sulla carta, a oltre $50 miliardi. Lo riporta il Wall Street Journal notando che la start up della sharing economy che sta rivoluzionando la mobilità globale, è l’unica, dopo Facebook, ad aver raggiunto quota 50 prima di arrivare in Borsa. Ma, a differenza di Uber, Facebook ci aveva messo molto più tempo: otto anni contro i cinque di Uber. Oggi Facebook, che è quotata in Borsa, di miliardi ne vale 260, e sono soldi veri non più teorici. Secondo quanto riportato dal Journal all’ultimo round di Uber hanno partecipato Microsoft e Bennett and Coleman.
Cina batte USA
Questa volta non si parla di Pil, ma di gelato! Secondo i nuovi dati resi noti da Fox Business, infatti, il mercato cinese del gelato è diventato il primo al mondo, sorpassando quello americano, da sempre il numero uno. L’ha rivelato la società londinese specializzata Mintel, secondo cui tra il 2008 e il 2014 la spesa dei cinesi per l’acquisto di gelati è cresciuta del 90% raggiungendo gli 11,4 miliardi di dollari. Nello stesso periodo gli americani non hanno certo smesso di mangiare gelati, ma l’aumento è stato solo del 15 % fermandosi a 11,2 miliardi di dollari.
Twitter non sa più chi è
La start-up che non riesce a diventare grande, ha un problema esistenziale. Almeno così la pensa il Financial Times dopo che il nuovo chief executive ad interim, Jack Dorsey, ha detto ai suoi più stretti collaboratori che la prima cosa da fare per risollevare l’azienda (e il titolo) è ridefinire Twitter. Il problema che le risposte non convergono. C’è chi dice che è una piattaforma media, che offre i contenuti riguardanti celebrità e grandi eventi. Per altri invece è una community in cui ciascuno può chattare con chiunque altro con pari dignità. E allora Dorsey ha deciso di chiederlo direttamente agli utenti con l'hashtag #DescribeTwitterin3words, descrivete Twitter in tre parole.
Funzionerà? Il titolo per ora non segnala cambi di direzione.
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