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Obbligazioni, perché ora le società corrono a ricomprarle

23 Luglio 2015 12:35
financialounge -  buyback mercati obbligazionari Telecom Italia
Dopo Finmeccanica e Terna anche Telecom Italia ha riacquistato sul mercato proprie obbligazioni. L’operazione dell’ex monopolista dei telefoni italiani è stata focalizzata sulle proprie obbligazioni in dollari USA e in euro per un importo complessivo di 980 milioni di euro: con questa operazione di buy back (riacquisti di titoli propri), Telecom Italia ha portato a 3,8 miliardi le risorse destinate finora per riacquistare sul mercato proprie obbligazioni.

Ma perché ora le società corrono a ricomprare le proprie obbligazioni? Innanzitutto lo possono fare perché la liquidità disponibile in cassa è ritornata sui livelli pre crisi e ricomprare i bond in circolazione, soprattutto quelli emessi nel 2011 – 2012 al culmine della crisi del debito sovrano della zona euro, è molto conveniente. Si stima, per esempio, che Telecom Italia ricomperando i propri titoli possa arrivare a risparmiare tra i 350 e i 400 milioni di euro di interessi da pagare. Non solo. Mantenere la liquidità ingessata agli attuali tassi di mercato della zona euro non è affatto conveniente per le aziende che, al contrario, hanno l’esigenza di impiegare tali disponibilità liquide in attività più remunerative.

Per quanto riguarda invece i possessori dei titoli oggetto del buy back, hanno due opzioni a disposizione: o mantenere i titoli fino a scadenza incassando, nel frattempo, le generose cedole oppure portare subito a casa il 100% del capitale maggiorato di un ”premio” tra l’1,0% e l’1,50% rispetto al valore di mercato.
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