Diversified Alpha Plus Fund

Diversified Alpha Plus Fund - 15 maggio 2015

29 Maggio 2015 09:34
financialounge -  Diversified Alpha Plus Fund
Nella prima metà di maggio il rendimento del Bund decennale tedesco è salito di 26 punti base allo 0,62%, in rialzo da un minimo di 0,08% del 20 aprile. Non è chiaro cosa abbia determinato questa svolta, oltre alla sorprendente sopravvalutazione. I tempi previsti per il primo aumento dei tassi della BCE sono stati anticipati. Sebbene la ripresa nell'Eurozona stia proseguendo, i dati recenti hanno evidenziato freni esterni, in particolare per la Germania. L'Euro ha guadagnato il 2%. L'azionario dell'Eurozona è sceso dell'1,2% a causa del rafforzamento dell'euro e dell'aumento dei tassi.
Al contrario, i dati sull'attività rimangono deboli negli Stati Uniti, dove il consumatore continua a spendere meno del previsto rispetto al reddito, e gli acquisti e la spesa per investimenti rimangono a livelli bassi. Prosegue la correzione del dollaro statunitense e l'indice DXY ha perso l'1,6%. I deboli dati statunitensi hanno sostenuto le azioni (S&P 500 in rialzo dell'1,8%) poiché si ipotizzava un ritardo nel primo aumento dei tassi da parte della Fed.
Le azioni dei mercati emergenti sono scese di 42 punti base, trascinate al ribasso dalla Cina (MSCI China -2,2%). Le azioni A sono scese del 3% poiché i deboli dati sulla crescita continuavano a indicare che l'economia cinese non reagiva ancora alle recenti misure di stimolo. Altre attività legate ai mercati emergenti hanno messo a segno risultati migliori: il JP Morgan Emerging Market Currency Index è salito dell'1% e le materie prime hanno registrato un generale rialzo, con l'aumento dell'S&P GSCI Index dello 0,6%.
Il fondo ha perso 34 punti base poiché le posizioni long nell'Eurozona e l'azionario globale rispetto alle azioni statunitensi hanno penalizzato il risultato. Ha inciso negativamente anche la nostra posizione short in titoli energetici statunitensi rispetto all'azionario statunitense. Ciò è stato in parte attenuato dai guadagni prodotti dalla nostra posizione short in azioni A cinesi e da una posizione short nei Bund tedeschi a 10 anni rispetto ai Treasury USA decennali.
Nella prima metà di maggio abbiamo aumentato la nostra posizione short in azioni A cinesi e aperto posizioni short nel dollaro australiano e in un paniere di valute costose sensibili alle esportazioni cinesi (dollaro australiano, dollaro neozelandese, won coreano e baht thailandese) rispetto alle valute dei mercati dei paesi sviluppati (euro, dollaro statunitense e sterlina britannica), poiché le esportazioni verso la Cina continuano a crollare, i livelli di debito del settore privato sembrano elevati e prevediamo un taglio dei tassi da parte delle banche centrali. Abbiamo inoltre aumentato la posizione long nelle obbligazioni decennali brasiliane e chiuso quella nel rublo russo, monetizzando i guadagni.
Se è vero che la recente debolezza dell'economia statunitense è temporanea, la fase correttiva del dollaro USA potrebbe concludersi. Gli Stati Uniti sono l'unica grande economia che si trova nelle fasi avanzate di espansione in cui una costante politica monetaria estremamente stimolante è insostenibile. La maggior parte del resto del mondo è in recessione (ad esempio, molti mercati emergenti) o nelle fasi iniziali della ripresa (ad esempio l'Europa) ed è opportuno adottare una politica di allenatamento monetario. Prevediamo che questo differenziale di politica continui a sostenere il dollaro USA.


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